2007-05-02 11:28:48

La via migliore per conoscere Dio è l'amore: così il Papa all'udienza generale


“La via privilegiata per conoscere Dio è l’amore”: è quanto ha detto Benedetto XVI stamani durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, dedicata anche oggi ad Origene, “grande maestro alessandrino” della Chiesa antica. Il Papa, facendo riferimento al mese di maggio dedicato in particolare a Maria, ha affidato i fedeli alla protezione materna della Vergine. Circa 30 mila i pellegrini presenti nonostante la giornata piovosa. Il servizio di Sergio Centofanti. RealAudioMP3

**********

''Prendiamo la pioggia come una benedizione, si parla molto della siccita' quindi il Signore dà un segno della grazia''.

Il Papa scherza sulla pioggia che cade abbondante in Piazza San Pietro, interrompendo brevemente la sua meditazione che continua ad incentrarsi sulle grandi personalità della Chiesa antica. Anche questo mercoledì come la settimana scorsa ha approfondito la figura di Origene, brillante scrittore e teologo, vissuto tra il secondo e il terzo secolo, torturato crudelmente durante la persecuzione di Decio nel 250 e morto qualche anno dopo, non ancora settantenne, fiaccato dalle sofferenze subite. Benedetto XVI ha sottolineato due aspetti della dottrina origeniana che considera tra i più importanti e attuali: il primo è relativo al fatto che un così grande conoscitore e studioso delle Sacre Scritture come Origene ritenga che “il più alto livello della conoscenza di Dio … scaturisce dall’amore”:

“A suo parere, infatti, l’intelligenza delle Scritture richiede, più ancora che lo studio, l’intimità con Cristo e la preghiera. E se è vero che Cristo è il vero e ultimo autore con lo Spirito Santo della Scrittura è anche evidente che solo in un contatto vivo con Cristo si può comprendere la Scrittura. Origene è convinto che la via privilegiata per conoscere Dio è l’amore, e che non si dia un’autentica scientia Christi senza innamorarsi di Lui”.

“Anche tra gli uomini – aggiunge il Papa a braccio – uno conosce realmente in profondità un altro solo se c’è amore, se si aprono i cuori”. E per dimostrare la sua tesi Origene si fonda su un significato dato talvolta al verbo “conoscere” in ebraico, quando cioè viene utilizzato per esprimere l’atto dell’amore umano:

“Così viene suggerito che l’unione nell’amore procura la conoscenza più autentica. Come l’uomo e la donna sono ‘due in una sola carne’ così Dio e il credente diventano ‘due in uno stesso spirito’. In questo modo la preghiera dell’Alessandrino approda ai livelli più alti della mistica”.

Origene – sottolinea inoltre il Papa – svolge un ruolo primordiale nella storia delle lectio divina, la lettura orante della Parola di Dio: è questo teologo infatti uno dei primi ad affermare che insieme ad una lettura perseverante e fiduciosa della Sacra Scrittura è assolutamente necessaria la preghiera per comprendere le cose Dio.
A questo proposito Benedetto XVI cita l’insegnamento di Giovanni Paolo II sulla preghiera:

“Egli mostrava ai fedeli ‘come la preghiera possa progredire, quale vero e proprio dialogo d’amore, fino a rendere la persona umana totalmente posseduta dall’Amato divino, vibrante al tocco dello Spirito, filialmente abbandonata nel cuore del Padre…Si tratta’, proseguiva Giovanni Paolo II, ‘di un cammino interamente sostenuto dalla grazia, che chiede tuttavia forte impegno spirituale e conosce anche dolorose purificazioni, ma che approda, in diverse forme possibili, all’indicibile gioia vissuta dai mistici come unione sponsale’”.

Il secondo insegnamento di Origene riguarda il sacerdozio comune dei fedeli che richiede a tutti i credenti purezza e onestà di vita e soprattutto fede e accoglienza e studio della Parola di Dio. Si tratta – afferma il Papa - di un cammino di perfezione al cui vertice si colloca il martirio: significa, in profondità, rinunciare a tutto per prendere la propria croce e seguire Cristo. Una via percorribile solo tenendo fisso lo sguardo del cuore su di Lui.

Dopo la catechesi il Papa, salutando i fedeli nelle varie lingue, ha ricordato il suo ormai imminente viaggio apostolico in Brasile (partirà il 9 maggio) per inaugurare la quinta Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano e caraibico, auspicando che questo importante incontro ecclesiale possa produrre abbondanti frutti di evangelizzazione e testimonianza cristiana.

Quindi, Benedetto XVI, ricordando che siamo all’inizio del mese tradizionalmente dedicato alla Vergine, ha voluto affidare tutti i fedeli alla protezione della Madre di Dio:

“Cari giovani, mettetevi ogni giorno alla scuola di Maria Santissima per imparare da Lei a compiere la volontà di Dio. Contemplando la Madre di Cristo crocifisso, voi, cari malati, sappiate cogliere il valore salvifico di ogni croce, anche di quelle più pesanti. E voi, cari sposi novelli, invocate la sua protezione materna, perché nella vostra famiglia regni sempre il clima della casa di Nazareth”.

Infine, un particolare saluto il Papa lo ha rivolto ai rappresentanti della Società delle Missioni Africane, alla comunità del Pontificio Collegio Pio Romeno di Roma, che celebra in questi giorni il 70° anniversario di fondazione, e all’Azione Cattolica di Tempio-Ampurias, guidata dal vescovo Sebastiano Sanguinetti.

**********




















All the contents on this site are copyrighted ©.