I vescovi dell'Uruguay: non indebolire l'immagine del matrimonio come base della famiglia
Durante la loro Assemblea plenaria, conclusasi lo scorso 27 aprile, i vescovi dell’Uruguay
hanno pubblicato un comunicato sul disegno di legge che regola le unioni di fatto
e un messaggio per la celebrazione della Festa del lavoro. Nel primo documento, i
presuli hanno ribadito che “la promozione e la difesa dell’istituzione familiare sono
state sempre preoccupazioni della Chiesa per la sua incidenza nel bene e nella felicità
della persona umana e della società”. I vescovi hanno quindi espresso il loro appoggio
a “tutto quello che favorisce la natura propria della famiglia nella legislazione:
la sua identità, la sua stabilità, il suo benessere”. Per questo motivo – si legge
nel comunicato – “non può accettarsi in realtà l’equiparazione della convivenza con
il matrimonio, che comporta un insieme di disposizioni che proteggono la sua finalità,
la sua armonia e la sua stabilità, attraverso la mutua fedeltà”. “Non è positivo né
accettabile – hanno concluso i vescovi uruguayani – sfumare o indebolire l’immagine
del matrimonio come base della famiglia”. Nel messaggio in occasione della Festa del
lavoro di ieri, primo maggio, i vescovi hanno ricordato che “lavorare e trasformare
il mondo appartiene alla condizione originaria dell'uomo, creato a immagine e somiglianza
di Dio” e che “il lavoro è in funzione dell’uomo e della donna che lo realizzano,
mediante il quale crescono e si sviluppano come persone responsabili”. Inoltre, il
lavoro “rende possibile fondare e dare stabilità ad una famiglia”. I vescovi hanno
infine incoraggiato lavoratori, sindacalisti, imprenditori e governanti “ad unire
gli sforzi per superare le divisioni e promuovere lo sviluppo solidale del Paese,
nella dignità del lavoro dei suoi figli e figlie”. (R.M.)