2007-05-02 14:51:40

I vescovi dell'Uruguay: non indebolire l'immagine del matrimonio come base della famiglia


Durante la loro Assemblea plenaria, conclusasi lo scorso 27 aprile, i vescovi dell’Uruguay hanno pubblicato un comunicato sul disegno di legge che regola le unioni di fatto e un messaggio per la celebrazione della Festa del lavoro. Nel primo documento, i presuli hanno ribadito che “la promozione e la difesa dell’istituzione familiare sono state sempre preoccupazioni della Chiesa per la sua incidenza nel bene e nella felicità della persona umana e della società”. I vescovi hanno quindi espresso il loro appoggio a “tutto quello che favorisce la natura propria della famiglia nella legislazione: la sua identità, la sua stabilità, il suo benessere”. Per questo motivo – si legge nel comunicato – “non può accettarsi in realtà l’equiparazione della convivenza con il matrimonio, che comporta un insieme di disposizioni che proteggono la sua finalità, la sua armonia e la sua stabilità, attraverso la mutua fedeltà”. “Non è positivo né accettabile – hanno concluso i vescovi uruguayani – sfumare o indebolire l’immagine del matrimonio come base della famiglia”. Nel messaggio in occasione della Festa del lavoro di ieri, primo maggio, i vescovi hanno ricordato che “lavorare e trasformare il mondo appartiene alla condizione originaria dell'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio” e che “il lavoro è in funzione dell’uomo e della donna che lo realizzano, mediante il quale crescono e si sviluppano come persone responsabili”. Inoltre, il lavoro “rende possibile fondare e dare stabilità ad una famiglia”. I vescovi hanno infine incoraggiato lavoratori, sindacalisti, imprenditori e governanti “ad unire gli sforzi per superare le divisioni e promuovere lo sviluppo solidale del Paese, nella dignità del lavoro dei suoi figli e figlie”. (R.M.)







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