Numerose manifestazioni in tutto il mondo per la festa internazionale del lavoro
Maggiore attenzione alle dinamiche che caratterizzano l’universo del lavoro. Questo
lo spirito dominante oggi in molte piazze del mondo. Migliaia di lavoratori nel centro
di Bangkok, in Thailandia, hanno protestato contro il governo per i salari troppo
bassi e per l’incremento della disoccupazione. Stesso scenario anche in Indonesia.
In altri Paesi asiatici, come lo Sri Lanka, la festa è stata invece rinviata a domani
per la coincidenza con una ricorrenza religiosa buddista. Per milioni di lavoratori
cinesi questa giornata segna l’inizio di un periodo di vacanza, mentre in Russia le
forze dell’ordine hanno controllato che le manifestazioni dei lavoratori non degenerassero
in disordini. E incidenti si sono verificati ad Istanbul e Macao, dove la piazza ha
denunciato la crescente immigrazione clandestina. Scontri con le forze dell’ordine
anche a Berlino e Madrid. A Roma tutto è pronto per il tradizionale primo maggio musicale,
mentre in mattinata i leader sindacali hanno ricordato – fra l’altro - le vittime
degli incidenti sul lavoro. Una piaga questa che dilaga in tutto il mondo. Secondo
il consueto rapporto annuale dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO),
diffuso nei giorni scorsi, ogni anno sono oltre 2 milioni le persone che muoiono per
incidenti sul posto di lavoro, 270 milioni i feriti e 160 quelli che soffrono di malattie
professionali. Ridurre questi numeri, secondo l'ILO, è possibile: serve l’impegno
di tutti – governi, imprenditori e lavoratori – per una completa applicazione delle
regole sulla sicurezza, ma occorre anche formazione, ispezioni e denunce. (A
cura di Eugenio Bonanata)