Domani la conclusione della plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali
E’ in corso in Vaticano la 13.ma plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze
Sociali sul tema “Carità e giustizia nelle relazioni tra popoli e nazioni”. I lavori,
che si concluderanno domani, analizzano il riemergere del nazionalismo sotto forma
di ostilità all’immigrazione e la mancata realizzazione degli obbiettivi del millennio
per combattere povertà, pandemie e violazione dei diritti. Paolo Ondarza ha
intervistato Vittorio Possenti, professore di filosofia all’Università di Venezia
e membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali:
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R. - Il tema di questa sessione della Pontificia Accademia delle Scienze
Sociali rientra in un progetto di studio e di ricerca sulla globalizzazione, che va
avanti per conto dell’Accademia da diversi anni. I problemi che emergono sono ben
noti all’opinione pubblica qualificata, vale a dire la grave crisi ecologico-ambientale,
il fatto che le differenze economiche-sociali sono in aumento invece che in diminuzione
e come pensare una “good governance” economico-sociale-politica in un mondo sempre
più differenziato, che ha molti livelli. Gli aspetti principali della sessione sono
questi, alla luce della Dottrina sociale della Chiesa e, in particolar modo, della
Enciclica di Benedetto XVI “Deus caritas est”.
D.
– A proposito dei problemi cui lei già faceva riferimento, e pensavo anche al mancato
raggiungimento degli obiettivi del millennio e al ritorno di atteggiamenti xenofobici,
potremmo dire che carità e giustizia sono ancora dei parametri e dei valori poco tenuti
in considerazione…
R. – In particolar modo direi
il valore della carità. Quello della giustizia è presente, sebbene le interpretazioni
del concetto di giustizia da parte dei filosofi, degli scienziati sociali, siano abbastanza
diverse. I Papi e la Dottrina sociale della Chiesa, però, hanno insistito perché la
questione della caritas, in qualche modo dell’agape, e quindi dell’amore verso l’altro,
verso il prossimo, non sia considerata un qualcosa di più, ma qualcosa di essenziale
alla vita politica stessa.
D. – E’ fondamentale partire
dalla “Deus caritas est” perché pone proprio al centro Dio come amore…
R.
– Pone al centro Dio come amore e stabilisce in altri paragrafi che il compito unico
ed essenziale della politica è la giustizia, non solo la giustizia sociale come in
genere la intendiamo, ma la giustizia nell’ampiezza dei suoi vari significati. Il
Papa cita una celebre frase di Sant’Agostino del De Civitate Dei: “Tolta la giustizia
che cosa sono i regni – e potremmo aggiungere le repubbliche e gli imperi – se non
una grande ruberia?” Quindi la giustizia è in qualche modo il sinonimo del bene comune
e quindi lo scopo di tutte le decisioni politiche sagge, lo scopo dell’autorità politica.