Nuovo messaggio di intimidazione all’arcivescovo di Genova e presidente della Cei,
Angelo Bagnasco: recapitati nella curia genovese una busta con un proiettile e un
simbolo nazista
Non si arresta la sconcertante catena di intimidazioni rivolte contro l’arcivescovo
di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. L’ultima
in ordine di tempo, due giorni fa, una busta con dentro un proiettile di piccolo calibro
recapitata venerdì mattina nella curia cittadina. Lo rivela oggi il quotidiano genovese
Corriere Mercantile. Il servizio di Tiziana Campisi:
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Il
Corriere Mercantile riferisce che il plico conteneva, oltre al proiettile, anche una
foto del presule, ritagliata da un quotidiano, sulla quale è stata incisa una svastica.
La busta, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, è stata recapitata direttamente
all’arcivescovado ed aperta da un collaboratore della segreteria. Plico, proiettile
e fotografia sono stati posti sotto sequestro dalla DIGOS e inviati alla Polizia scientifica.
Da venerdì, scrive il quotidiano ligure, l’arcivescovo di Genova, che ha incontrato
alcuni dirigenti della questura ed ha avuto un colloquio con il questore, Salvatore
Presenti, è scortato da tre poliziotti. Le Forze dell’ordine hanno previsto nuovi
presidi e vigilanze, attorno alla cattedrale e all’arcivescovado di Genova, e in occasione
di tutte le manifestazioni alle quali mons. Bagnasco prenderà parte. Il portavoce
della diocesi di Genova, Carlo Arcolao, ha definito le recenti minacce contro l’arcivescovo
opera di “frange molto piccole e psicologicamente labili”. Ma sulla nuova intimidazione
al presidente della CEI ascoltiamo il commento del portavoce della Conferenza episcopale
italiana, don Domenico Pompili:
R. - Quest'ultimo
episodio di Genova si inserisce nel clima di incomprensibile eccitazione di questi
giorni. E' un gesto intimidatorio, ovviamente, che si commenta sé. D'altra parte,
non si vuole enfatizzare oltre misura questo gesto irresponsabile, perchè non è intenzione
della Chiesa alimentare uno scontro che non è mai stato cercato e che è fuori pertanto
dalle sue intenzioni e dalle sue azioni.
D. - Come
porsi di fronte ad episodi del genere?
R. - Credo
che non bisogna assolutamente lasciarsi intimidire e bisogna augurarsi che questo
clima possa essere stemperato ispirandosi al buon senso e ad un dialogo che porti
veramente a ragionare sulle questioni e non a contrapporsi in modo pretestuoso.