Oggi la conclusione del Seminario sui cambiamenti climatici promosso dal Pontificio
Consiglio Giustizia e Pace
Si conclude oggi a Roma, presso Palazzo San Calisto, il Seminario su “Cambiamenti
climatici e Sviluppo”, promosso dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Ieri il
Papa, in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone,
aveva espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, esortando “ad incentivare
ricerca e promozione di stili di vita, modelli di produzione e consumo improntati
al rispetto del creato e alle reali esigenze di progresso sostenibile dei popoli,
tenendo conto della destinazione universale dei beni, come ripetutamente ribadito
dalla Dottrina sociale della Chiesa”. Tra gli interventi anche quello del prof. Antonino
Zichichi, presidente della World Federation of Scientist. Eugenio Bonanata lo ha intervistato:
********** R.
– Bisogna combattere i veleni che si immettono nell’atmosfera, questa è la vera battaglia.
Non demonizzare l’effetto serra, non demonizzare l’anidride carbonica, che è cibo
per le piante. Se nell’atmosfera non ci fosse anidride carbonica, noi non avremmo
più l’effetto serra, ma non ci sarebbe vita per le piante. Riguardo al surriscaldamento,
non è vero che è l’uomo responsabile di questi fenomeni. In questo motore biologico
l’uomo entra, a dir tanto, il 10 per cento. Per il 90 per cento l’uomo non c’entra
nulla. Si sente dire: “Questa temperatura non esisteva da 150 anni”, ma 150 anni fa
era così. Non dobbiamo abbandonare il rigore in tutto ciò che riguarda le caratteristiche
di questo satellite del Sole, nel quale abbiamo avuto il privilegio di nascere.
D.
– L’attenzione ricade anche sui comportamenti del singolo. Che cosa può fare ciascuno
di noi?
R. – Questa è una cosa assolutamente legittima.
Non sprecare energia, non sprecare acqua: ogni singolo uomo può farlo, anzi deve farlo.
Questa è la cultura su cui dobbiamo impegnare le nostre attività. Non fare catastrofismi,
non demonizzare cose sacrosante, grazie alle quali noi esistiamo, come l’effetto serra
e l’anidride carbonica. Senza l’anidride carbonica non ci sarebbe vita vegetale. Senza
effetto serra moriremmo di freddo e non saremmo forse mai nati.
D.
– Professore, si parla tanto di fonti energetiche rinnovabili, possono risolvere qualcosa?
R.
– Questa si chiama crisi energetica mondiale, di cui non si parla mai. Non è concepibile
poter dare a tutti gli abitanti della terra lo stesso livello energetico, usando energie
alternative. L’energia nucleare permette di risparmiare un milione di volte in massa:
invece di un milione di chili di petrolio, uso quindi un chilo di materiale fissile
per ottenere la stessa quantità di energia.