Si commemora oggi in Spagna il settantesimo anniversario del bombardamento della
città di Guernica
Ricorre oggi il settantesimo anniversario del bombardamento della città di Guernica,
nei Paesi Baschi, in Spagna, avvenuto il 26 aprile del 1937 e immortalato poco dopo
da Picasso con un dipinto murale ormai conosciuto in tutto il mondo. La commemorazione
ha quest’anno una solennità straordinaria con la partecipazione dei sindaci di alcune
delle città martiri delle ultime guerre e di storici, parlamentari europei, i Premi
Nobel Adolfo Perez Esquivel e Mario Molina ed in particolare i superstiti di quella
tragedia. Tra gli invitati anche il nipote di uno dei capi militari tedeschi che hanno
guidato il “blitz”. Va ricordato, che il governo tedesco ha chiesto pubblicamente
perdono nel 1997 per la responsabilità dell’esercito di Hitler in quella tragedia
che fu preceduta dal bombardamento della città di Durango, nei pressi di Guernica.
Secondo l'ipotesi prevalente, la Legione tedesca Condor, agli ordini del generale
Franco, avrebbe avuto come bersaglio del bombardamento non solo alcuni obiettivi strategici
ma anche la popolazione in generale, in modo da accelerare la resa delle truppe che,
nei dintorni di Bilbao, opponevano resistenza all’esercito di Franco. L’attacco aereo
contro Guernica sarebbe stato la prova di una nuova tecnica distruttiva applicata
più tardi durante la Guerra Mondiale non solo dai tedeschi ma anche dalle truppe alleate.
E’ per questo che alla commemorazione sono stati invitati i sindaci di altre città
che durante la guerra mondiale hanno subito analoghe tragedie come, Coventry, Dresda,
Colonia, Rotterdam, Tokyo, Pforzheim, Varsavia, e Oswiecim-Auschwitz, e infine, Hiroshima
e Nagasaki queste ultime distrutte con la bomba atomica. E’ prevista una dichiarazione
collettiva, firmata da tutti gli invitati, in favore della pace e contro tutte le
guerre. (A cura di padre Ignazio Arregui)