Nigeria Anche i vescovi contestano credibilità delle elezioni del 21 aprile
LAGOS, 26 apr ’07 - Anche i vescovi della Nigeria contestano la credibilità
delle controverse elezioni di sabato 21 aprile vinte dal Alhaji Umaru Musa Yar’Adua,
candidato del partito di governo. “I rapporti degli osservatori internazionali indicano
che il mandato del popolo è stato tradito e violato”, denuncia una nota dell’episcopato,
che parla senza mezzi termini di “falsificazioni clamorose”. Secondo i vescovi, il
governo e i membri della Commissione elettorale nazionale indipendente (Inec) non
hanno saputo garantire il corretto svolgimento del voto: “Né l’Inec, né il governo
– accusano - hanno ascoltato il nostro appello a provvedere a una migliore organizzazione
e sicurezza alle urne. Non impariamo mai dal passato”. “I cittadini nigeriani - conclude
la nota - non possono più tollerare di vivere in un Paese che si atteggia a democratico,
in cui un pugno di uomini della sua elite politica decide delle sorti delle elezioni”.
Intanto continuano le proteste dell’opposizione sconfitta che vorrebbe ritornare alle
urne. Nonostante l’invito alla calma rivolto dal neoeletto Presidente, sono esplose
violente proteste in diverse parti del Paese. (Cns – ZENGARINI)