2007-04-24 08:23:51

Proteggete e difendete il diritto alla vita di ogni essere umano dal primo istante del suo concepimento: così il Papa ai vescovi messicani riuniti in assemblea


“In questo periodo pasquale, con la resurrezione di Cristo stiamo celebrando il trionfo della vita. Questo grande dono ci esorta a proteggere e a difendere con ferma decisione il diritto alla vita di ogni essere umano dal primo istante del suo concepimento, di fronte a qualsiasi manifestazione della cultura della morte”. Così il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, nel telegramma inviato a nome del Santo Padre ai vescovi del Messico riuniti per la LXXXIII Assemblea plenaria. Di fronte alla votazione sulla depenalizzazione dell’aborto che domani impegnerà l’Assemblea legislativa del Distretto federale, il presidente della Conferenza episcopale messicana (CEM), mons. Carlos Aguiar Retes, vescovo di Texcoco, ha reso pubblico il messaggio di Benedetto XVI. “Il Papa si unisce alla Chiesa in Messico e a tante persone di buona volontà, preoccupate di fronte a un disegno di legge, del Distretto federale, che minaccia la vita del bambino non nato”, scrive il cardinale Bertone mentre la Chiesa messicana ha espresso preoccupazione sulle questioni che toccano la vita umana. I vescovi messicani hanno ribadito che “obbligo primario dello Stato” è “difendere il diritto naturale di ogni essere umano alla vita e alla sua integrità, dal concepimento fino alla morte, e che “se una legge positiva priva una categoria di esseri umani della protezione dell’ordinamento civile, è lo Stato stesso che nega l’uguaglianza davanti alla legge”. Citando l’enciclica “Evangelium vitae” di Giovanni Paolo II i vescovi hanno voluto ricordare che “nessuna circostanza, nessuna finalità, nessuna legge al mondo potrà mai rendere lecito un atto che è intrinsecamente illecito, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa”. “Nessun uomo o donna, cattolico o non, può sostenere proposte sociali o politiche che favoriscano l’aborto e l’eutanasia”. affermano i vescovi. I presuli hanno poi sottolineato che l’annuncio del Vangelo è un invito costante alla conversione, un’esigenza di tutta la Chiesa, pastori e fedeli, e che ha il suo centro nell’Eucaristia, soprattutto durante la Santa Messa della domenica. L’iniziazione cristiana, hanno aggiunto i vescovi, è un processo verso l’incontro personale con Cristo attraverso un itinerario di formazione nella fede e nell’integrazione alla vita della comunità. Per l’episcopato la responsabilità attuale dei cristiani è quella di far sì che i valori del regno di Dio, nei cambiamenti epocali e nei nuovi modelli culturali, siano lievito. I vescovi hanno anche osservato che per una democrazia matura e consolidata, occorre assicurare, oltre alla partecipazione attiva dei cittadini, l’elaborazione di un corretto concetto di persona umana. “La Chiesa – hanno concluso i presuli – offre la sua collaborazione nel compito nazionale di configurare al meglio lo stato democratico proprio tramite la promozione e la difesa della vita e della sua dignità e nel sostegno alla libertà fondata sulla verità e il rispetto reciproco nonché alla giustizia sociale”. (T.C.)









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