Messico: oggi il voto sull'aborto. Il Papa ai vescovi: "Difendere il grande dono della
vita"
“In questo periodo pasquale, con la resurrezione di Cristo stiamo celebrando il trionfo
della vita. Questo grande dono ci esorta a proteggere e a difendere con ferma decisione
il diritto alla vita di ogni essere umano dal primo istante del suo concepimento,
di fronte a qualsiasi manifestazione della cultura della morte”. Così il cardinale
segretario di Stato, Tarcisio Bertone, nel telegramma inviato a nome del Santo Padre
ai vescovi del Messico riuniti per la 83^ Assemblea plenaria. Di fronte alla votazione
sulla depenalizzazione dell’aborto che oggi impegna l’Assemblea legislativa del Distretto
federale, il presidente della Conferenza episcopale messicana, mons. Carlos Aguiar
Retes, vescovo di Texcoco, ha reso pubblico il messaggio di Benedetto XVI. “Il Papa
si unisce alla Chiesa in Messico e a tante persone di buona volontà, preoccupate di
fronte a un disegno di legge, del Distretto federale, che minaccia la vita del bambino
non nato”, scrive il cardinale Bertone mentre la Chiesa messicana ha espresso preoccupazione
sulle questioni che toccano la vita umana. I vescovi messicani hanno ribadito che
“obbligo primario dello Stato” è “difendere il diritto naturale di ogni essere umano
alla vita e alla sua integrità, dal concepimento fino alla morte, e che “se una legge
positiva priva una categoria di esseri umani della protezione dell’ordinamento civile,
è lo Stato stesso che nega l’uguaglianza davanti alla legge”. Citando l’enciclica
“Evangelium vitae” di Giovanni Paolo II i vescovi hanno voluto ricordare che “nessuna
circostanza, nessuna finalità, nessuna legge al mondo potrà mai rendere lecito un
atto che è intrinsecamente illecito, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel
cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa”.
“Nessun uomo o donna, cattolico o non, può sostenere proposte sociali o politiche
che favoriscano l’aborto e l’eutanasia”. affermano i vescovi. I presuli hanno poi
sottolineato che l’annuncio del Vangelo è un invito costante alla conversione, un’esigenza
di tutta la Chiesa, pastori e fedeli, e che ha il suo centro nell’Eucaristia, soprattutto
durante la Santa Messa della domenica. L’iniziazione cristiana, hanno aggiunto i vescovi,
è un processo verso l’incontro personale con Cristo attraverso un itinerario di formazione
nella fede e nell’integrazione alla vita della comunità. Per l’episcopato la responsabilità
attuale dei cristiani è quella di far sì che i valori del regno di Dio, nei cambiamenti
epocali e nei nuovi modelli culturali, siano lievito. I vescovi hanno anche osservato
che per una democrazia matura e consolidata, occorre assicurare, oltre alla partecipazione
attiva dei cittadini, l’elaborazione di un corretto concetto di persona umana. “La
Chiesa – hanno concluso i presuli – offre la sua collaborazione nel compito nazionale
di configurare al meglio lo stato democratico proprio tramite la promozione e la difesa
della vita e della sua dignità e nel sostegno alla libertà fondata sulla verità e
il rispetto reciproco nonché alla giustizia sociale”. E oggi, dunque, l’Assemblea
legislativa si pronuncia proprio sul disegno di legge per la depenalizzazione dell’aborto,
una normativa che preoccupa gli ambienti cattolici del Paese messicano. Il servizio
è di Maurizio Salvi: