La Siria ha affrontato un’importante tornata elettorale. Si tratta di consultazioni
estremamente importanti per l’intera area mediorientale. Circa 10 mila i candidati
per 250 seggi dell'Assemblea legislativa, dove però soltanto 82 sono riservati a candidati
indipendenti. Gli altri sono destinati al partito al potere “Baath” e alle altre formazioni
che fanno parte della coalizione di governo. Stefano Leszczynski ha chiesto a Antonio
Ferrari, inviato speciale del Corriere della Sera, che cosa ci si possa attendere
da questo voto. Ascoltiamo: