“La diversità culturale” è il tema dell’odierna “Giornata Mondiale del Libro e dei
Diritti d’Autore” promossa dall’UNESCO. L’iniziativa, giunta alla dodicesima edizione,
rappresenta un’occasione di riflessione sul mondo della lettura: mira a combattere
l’analfabetismo e a promuovere l’integrazione culturale fra i popoli. Massimiliano
Rossi ha raccolto il commento di Giovanni Puglisi, presidente del Comitato
Nazionale Italiano-UNESCO:
**********
R. - Intorno al libro gira la
memoria del mondo perché il libro è tutto ciò che consolida l’intelligenza dell’uomo
affidandolo ai posteri, alle future generazioni nella sua parte migliore perché il
libro è il momento in cui l’intelligenza diventa realtà e l’imponderabile della cultura
diventa visibile.
D. – Quest’anno il tema è la diversità culturale e mettete
l’accento sull’integrazione. Perché?
R. – L’incontro tra le civiltà, le culture
e i popoli, oggi è molto conclamato in termini retorici. Purtroppo i drammi che viviamo
ci dimostrano che c’è ancora bisogno di tanta strada. Lo scambio dei libri, e la conoscenza
dei popoli e delle culture attraverso il libro, può aiutare questa integrazione.
D.
– Parlate di alfabetizzazione ma in molti Paesi del mondo è ancora difficile trovare
un libro...
R. – Il problema dell’analfabetismo è un problema serio nel mondo.
Il rapporto dell’UNESCO dimostra che oggi la gran parte dell’umanità è ancora lontana
dal colmare, non dico il "digital divide" ma "l’alphabetical divide". Io mi auguro
che giornate come questa ispirino chi governa in tutti i Paesi del mondo a considerare
più importante spendere un euro, un dollaro, una rupia, uno yuan, un rublo per un
libro piuttosto che per un fucile o per una pallottola.
D. – Nei cosiddetti
Paesi industrializzati però, nei giovani sembra diminuire l’interesse per i libri...
R.
– Nel percepire l’importanza del libro ne hanno poca colpa; la colpa è dei meno giovani,
dei più grandi che non sono riusciti a far comprendere l’importanza del libro, ad
inculcarne il valore, il significato e il ruolo ai giovani.
D. – Ma nella società
dell’immagine e di internet che posto occupa ancora il libro?
R. – Da oggi
la dimensione multimediale è una dimensione capillare, penetrante che pervade la vita
di tutti noi; però la cultura che arriva attraverso internet è una cultura d’assalto,
è una cultura certificata. Le nozioni, i saperi, che arrivano attraverso internet
ti danno sicuramente lo stimolo al primo approccio però se poi vuoi approfondire,
vuoi radicarti in quelle nozioni, in quei saperi, in quella cultura, devi per forza
e necessariamente misurarti con il libro.