Fede e sport al servizio della pace: al via, domani, la maratona pellegrinaggio
Betlemme-Gerusalemme dedicata a Giovanni Paolo II
Con l’intenzione di accorciare le distanze, non soltanto geografiche, è in programma
dal 23 al 28 aprile prossimi l’ormai tradizionale maratona-pellegrinaggio in Terra
Santa intitolata a “Giovanni Paolo II”. Corre la Pace da Betlemme a Gerusalemme
è lo slogan di questa IV edizione. Atleti e fedeli di tutto il mondo porteranno la
fiaccola della pace - benedetta mercoledì scorso dal Papa all’udienza generale in
Piazza San Pietro - e la bandiera olimpica dai Territori palestinesi a Israele. L’iniziativa
è promossa dall’Opera Romana Pellegrinaggi, dalla Conferenza Episcopale Italiana,
dal Centro Sportivo Italiano e dall’Ufficio del turismo d’Israele. Alla presentazione,
al Palazzo del Vicariato a Roma, c’era per noi Giada Aquilino:
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(Musica)
Era
il 2004 quando la fiaccola della pace partì per la prima volta da Gerusalemme per
Betlemme: da allora, ogni anno si alterna il senso di marcia della maratona in Terra
Santa. Dieci sono i chilometri che il 25 aprile oltre 150 sportivi italiani - cui
si aggiungono atleti e pellegrini di Slovacchia, Messico, Ecuador, Stati Uniti, Haiti,
Congo, Croazia, accompagnati da quelli israeliani e palestinesi - dovranno percorrere
dal luogo della Natività di Gesù alla Città Santa. Tra i partecipanti, una delegazione
di calciatori della “Clericus Cup”. Ce ne parla mons. Liberio Andreatta, amministratore
delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi:
R. – Avremo la partecipazione
di persone che hanno giocato al torneo di calcio con i seminari internazionali a Roma.
La seconda novità è che la conclusione del pellegrinaggio arriverà nei pressi del
Muro del Pianto, quindi al muro occidentale del tempio di Gerusalemme, mentre partirà
dalla piazza della Natività a Betlemme.
D. – C’è
anche un’altra novità dal punto di vista organizzativo?
R.
– Per la prima volta i due ministeri, quello del Turismo israeliano e del Turismo
palestinese, si sono trovati insieme nei giorni scorsi per l’organizzazione, cosa
che non era avvenuta prima.
D. – Voi avete manifestato
preoccupazione per ciò che sta avvenendo sul Monte delle Beatitudini…
R.
– Abbiamo pubblicamente manifestato un disagio per il fatto che si vuole realizzare
nell’ambito delle coste del lago di Tiberiade, proprio in prossimità del Monte delle
Beatitudini, una sorta di centro turistico balneare, che va a togliere la sacralità
di quel luogo. Noi, se la situazione non verrà modificata, saremo disposti anche a
sospendere i pellegrinaggi in Terra Santa.
Intanto, questa maratona
si farà, inserita nel tradizionale pellegrinaggio ai Luoghi Santi, dal 23 al 28 aprile.
L’iniziativa sarà presieduta da mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio
Consiglio per i Laici:
R. – Io credo che Papa Benedetto abbia una grande
simpatia e affetto per questa iniziativa.
Un evento dunque dalla duplice
valenza - di fede e sportiva - che propone ai partecipanti di “camminare insieme per
la pace”. L’opinione di Edio Costantini, presidente del Centro Sportivo Italiano:
R.
– Da sempre lo sport è stato principio generatore di incontri, di amicizie tra popoli,
tra persone diverse. La pace passa attraverso i piccoli e i grandi gesti di uomini
e donne. Sono questi piccoli segni che daranno cammino, gambe alla pace.