Benedetto XVI per la prima volta in Lombardia: a Vigevano, la Messa in Piazza Ducale.
Domani, a Pavia, la preghiera sulle spoglie di Sant’Agostino
Tutto pronto nella città lombarda di Vigevano per l’arrivo del Papa, oggi pomeriggio.
Si tratta del quarto viaggio apostolico di Benedetto XVI in Italia e della prima visita
pastorale rivolta specificamente a una diocesi italiana. Secondo programma, il Papa
partirà al 15.30 in aereo da Ciampino per arrivare all’aeroporto di Milano-Linate
un’ora dopo. Di qui, il trasferimento in elicottero a Vigevano, con arrivo previsto
per le ore 17.50. Dopo aver celebrato una Messa in Piazza Ducale, in serata Benedetto
XVI raggiungerà la vicina Pavia che, 23 anni fa, aveva già ospitato Giovanni Paolo
II. Culmine della visita alla diocesi pavese sarà, domani, la preghiera presso le
spoglie di Sant’Agostino, custodite nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro. Sull’attesa
dei fedeli di Vigevano e il significato di questa visita per i fedeli della Lombardia,
il servizio della nostra inviata, Adriana Masotti:
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chi ha scritto che Vigevano ha atteso il Papa per secoli ed è vero se, per avere notizia
del passaggio qui di un Pontefice, bisogna andare al 1481 quando Martino V vi sostò
brevemente. Giovanni Paolo II era stato invitato ma non gli fu possibile venire. Invito
rinnovato a Benedetto XVI dal vescovo attuale, Claudio Baggini, quando in zona si
venne a sapere della sua intenzione di recarsi nella vicina Pavia per rendere omaggio
a Sant’Agostino per i 750 anni dalla nascita dell’Ordine agostiniano. E così, fra
poco, Benedetto XVI arriverà a Vigevano. Al suo arrivo allo stadio, alle 16.50, sarà
accolto dal vescovo, dal ministro della Difesa, Parisi, a nome del governo, e dalle
autorità locali. Sugli spalti i ragazzi delle scuole e dei centri sportivi. Il Papa
saluterà i giovani e gli ammalati affacciandosi su Piazza Sant’Ambrogio dal balcone
del vescovado, per poi celebrare la Messa in Piazza Ducale, esempio magnifico dell’arte
rinascimentale in Italia. Nel dare l’annuncio della visita ad inizio anno, mons. Baggini
aveva raccomandato un cammino di preparazione attraverso la preghiera e la carità.
“Benedetto XVI servo della comunione che presiede nella carità” è la scritta su locandine
e striscioni di benvenuto che compare un po’ dovunque a Vigevano, in attesa della
visita con gioia e grande emozione, consapevole che ciò che sta per vivere è un fatto
straordinario. In tanti hanno sostato alla vigilia nel “salotto buono” della città,
appunto Piazza Ducale, arrivando a piedi o in bicicletta, commentando l’avvenimento,
assistendo alle prove di voce dal palco a ridosso della facciata del Duomo.
Tanti
con la macchina fotografica o semplicemente con il cellulare per fissare un’immagine
inusuale della celebre piazza. La diocesi vorrà offrire all’illustre ospite il frutto
di uno stile di vita più sobrio, improntato all’amore evangelico: a Benedetto XVI
verrà consegnato quanto raccolto nel periodo quaresimale e oggi stesso perché, attraverso
l’Obolo di San Pietro, serva a sostenere un centro per bambini malati di AIDS in Rwanda.
Non sarà l’unico gesto di carità: il Consorzio del settore calzaturiero Santi Crispino
e Crispiniano invierà in Paesi poveri oltre 10 mila paia di scarpe. In serata, alle
19.45, Benedetto XVI si sposterà in elicottero a Pavia. In Piazza Duomo ci sarà il
primo saluto, in particolare ai giovani della diocesi. Molto fitta l’agenda di domenica.
Il Papa entrerà in contatto con le diverse dimensioni del territorio: visitando alle
9 gli ammalati e il personale del Policlinico San Matteo e nel pomeriggio gli studenti
e i docenti dell’Università: i giovani iscritti qui sono oltre 20 mila.
In
mattinata, alle 10.30, il Papa celebrerà la Messa nella vasta area degli Orti dell’Almo
Collegio Borromeo, di fronte al Ticino, dove fino all’ultimo si è lavorato per ricavare
quanto più spazio possibile per accogliere i fedeli. Le richieste di partecipazione
hanno superato ampiamente ogni aspettativa. Alle 17.30, il Papa reciterà i Vespri
di fronte alle spoglie di Sant’Agostino, che dall’VIII secolo si trovano nella Basilica
di San Pietro in Ciel d’Oro per volontà del re dei Longobardi Liutprando. Qui, Benedetto
XVI accenderà una lampada votiva e all’esterno della Basilica benedirà la prima pietra
del Centro culturale agostiniano che porterà il suo nome, una struttura per mostrare
ancora una volta a tutta la Chiesa la ricchezza e l’attualità della vita e del pensiero
del grande vescovo di Ippona. Il vescovo di Pavia, mons. Giovanni Giudici, ha intitolato
la visita: “Insieme per proclamare che Gesù è il Signore”. In una lettera ai fedeli
aveva presentato la presenza del Papa come una grazia che rinnova l’impegno alla comunione
in diocesi, con la Chiesa intera e con tutti i popoli della terra. Da questa comunione,
nascerà una testimonianza più forte ed efficace dell’appartenenza dei credenti a Cristo.
Da Vigevano, Adriana Masotti, Radio Vaticana.
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Piazza Ducale, dove stasera si celebrerà la Messa, sono stati allestiti dai 4 ai 5
mila posti a sedere. Grande l’emozione tra la gente, che ha assistito con curiosità
e interesse a tutte le fasi della preparazione del palco. Ma che cosa si aspettano
queste persone dal Papa? Adriana Masotti lo ha chiesto a mons.Emilio
Pastormerlo, portavoce del vescovo di Vigevano e direttore dei media diocesani:
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R. - La gente, man mano che le ore passano e il momento si avvicina, è sempre
più entusiasta per questa venuta di Papa Benedetto XVI. E’ bellissimo leggere i pensieri
che i bambini hanno scritto al Santo Padre e certamente glieli invieremo. Li abbiamo
messi anche nel nostro sito Internet. Sono pensieri molto semplici, spontanei: chiedono
al Papa quante volte si confessa, quante volte prega. Un bambino addirittura dice:
“I miei genitori si sono separati. Preghi perché possano tornare insieme”.
D.
- Qual è stata l’esperienza fatta da voi nel preparare questa visita, intendendo anche
l'esperienza spirituale…
R. - Dal punto di vista
spirituale, certamente la Chiesa vigevanese è stata subito coinvolta dal nostro vescovo
in un cammino che sottolineasse che la visita di Benedetto XVI è una visita pastorale
del Papa alla Chiesa vigevanese. E questa è la cosa più importante. Per l’aspetto
spirituale, siamo stati “fortunati”, perché c’è stato tutto il periodo quaresimale,
che a maggior ragione si è prestato ad una preparazione spirituale, anche nel segno
della carità, della solidarietà, come dono che vorremmo offrire alla carità del Papa,
come segno, come ricordo di questa visita.
D. - Il
vescovo, mons. Baggini, ha chiesto ai suoi diocesani uno stile di vita più sobrio,
più essenziale, anche in vista della visita del Papa. Come è stato accolto questo
invito?
R. - E’ stato l’invito che ha caratterizzato
soprattutto il cammino quaresimale ed è stato un invito, oserei dire, provvidenziale,
nel senso che è logico che quando accadono queste cose siamo un po’ tutti tentati
di lasciarci prendere da un’organizzazione concreta. Dobbiamo però ringraziare il
nostro vescovo, che ha saputo sempre indicarci una linea diritta, quella appunto di
uno stile di vita più sobrio. Bisogna vivere, quindi, questa visita del Santo Padre
nel segno di una ricchezza spirituale, di un approfondimento spirituale, proprio passando
ad uno stile di vita più sobrio, perchè il nostro dono di carità, che vorremmo dare
al Papa, non sia semplicemente un’offerta in denaro per le sue opere di carità, ma
sia veramente il frutto di quello che noi abbiamo saputo dare. **********
Se, dunque, Vigevano vive l’attesa in un clima di festa, c’è trepidazione
anche a Pavia, dove, come riferito, il Papa reciterà i Vespri nella Basilica di San
Pietro in Ciel d’Oro, davanti all’urna che contiene le reliquie di Sant’Agostino.
E’ nota l’affinità tra Benedetto XVI e il vescovo di Ippona, vissuto tra il IV e V
secolo. Il giovane Joseph Raztinger divenne dottore in Teologia, nel 1953, proprio
con una tesi sull’ecclesiologia di Agostino. Sull’importanza di questa presenza del
Papa per l’Ordine degli Agostiniani e per la Chiesa pavese, la nostra inviata Adriana
Masotti ha raccolto la riflessione del priore generale, padre Robert Prèvost:
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R. - Certamente, c’è grande gioia in tutto l’Ordine, in tutta la famiglia Agostiniana,
perché questo avvenimento è un momento in cui tutta la Chiesa sarà riunita attorno
al nostro Santo Padre Agostino e celebreremo insieme la gioia di questa opportunità.
D. - Far incontrare Agostino all’uomo di oggi è
l’impegno degli Agostiniani, in particolare a Pavia. Qual è il contributo che il vescovo
di Ippona può dare alla ricerca dell’uomo di oggi?
R.
- Questa è una domanda forse un po’ complessa, perché Sant’Agostino scrisse tanto
e noi pensiamo che abbia tanto da dire al mondo di oggi, all’uomo di oggi e alla Chiesa
di oggi. Io comincio sempre con il valore della persona umana. Agostino è un ponte:
tutti gli uomini cristiani e non cristiani, credenti e non credenti, possono trovare
in Agostino qualcuno che ha condiviso l’esperienza di essere umano, che ha dovuto
cercare, che ha dovuto lavorare tanto, per trovare la verità della sua vita. Quindi,
l’inizio della storia della conversione di Agostino è la storia di tutti gli uomini.
Agostino, come teologo e come filosofo, come uomo di fede, come uomo di Chiesa, ha
tanto da offrire a tutti noi.
D. - Benedetto XVI
sta facendo, mi sembra, un buon servizio nella diffusione del pensiero agostiniano.
E’ possibile citare quale elemento di Sant’Agostino si può appunto ravvisare, o quali
elementi, nel magistero del Papa?
R. - Penso che
ci siano alcuni punti dove il Papa in modo particolare si riferisca a Sant’Agostino,
al suo pensiero. La figura di Gesù Cristo, unico Salvatore, Gesù Cristo Salvatore
del mondo, la dottrina della Chiesa, la sua ecclesiologia. Sant’Agostino riflettendo
sul ministero della Chiesa - nel servizio, nel suo ruolo di carità - è un grande dottore
per la Chiesa. Si potrebbe parlare anche di Agostino e dell’Eucaristia, Sacramentum
Caritatis. Il titolo del documento del Santo Padre ripropone parole che si trovano
anche in Sant’Agostino. Quindi, questi sarebbero alcuni dei punti dove la dottrina
di Agostino coincide perfettamente con il magistero del Santo Padre e della Chiesa.
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Ricordiamo che la nostra emittente seguirà oggi in radiocronaca
diretta, in lingua italiana, la Messa di Benedetto XVI nella Piazza Ducale di Vigevano
a partire dalle ore 17.20 sull’onda media di 585 kHz e sulla modulazione di frequenza
di 105 MHz. La Messa di domani mattina a Pavia sarà seguita dalla Radio Vaticana a
partire dalle ore 10.20 sempre sull’onda media, sulle onde corte e sulla modulazione
di frequenza di con commento in lingua italiana, francese e portoghese.