In Francia, 44,5 milioni di persone sono chiamate oggi alle urne per il primo turno
delle elezioni presidenziali. Alta l’affluenza per scegliere il successore di Jacques
Chirac: alle 12 aveva votato il 31,21% contro il 21,4 del primo turno del 2002. Se
nessuno dei candidati raggiungerà la maggioranza assoluta dei voti espressi, il 6
maggio si svolgerà il ballottaggio tra i due più votati. Da Parigi, Francesca Pierantozzi:
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Territori d’Oltremare, che hanno cominciato a votare con un giorno d’anticipo, un
primo dato sulla partecipazione, che sembra in aumento dovunque: più dieci per cento
per esempio in Nuova Caledonia e addirittura più 22 per cento nelle piccole isole
di Saint Pierre et Miquelon, rispetto alle elezioni del 2002. Dodici i candidati in
gara per questo primo turno elettorale, si va dall’estrema sinistra trotzkista all’estrema
destra nazionalista passando per i candidati ecologisti e no global. Soltanto quattro,
tuttavia, i candidati che possono sperare di passare al secondo turno del sei maggio:
il neogollista Nicolas Sarkozy, seguito dalla socialista Ségolène Royal, dal centrista
François Bayrou, rivelazione di queste elezioni, e dal leader di estrema destra Jean-Marie
Le Pen. Questo scrutinio è stato definito “storico” da numerosi quotidiani: segna
infatti un vero rinnovamento generazionale, con candidati giovani, intorno alla cinquantina,
e nessun presidente o ex presidente e nemmeno nessun primo ministro o ex primo ministro
in gara.
Da Parigi, Francesca Pierantozzi, per la
Radio Vaticana. **********