Stati Uniti Movimenti pro-vita plaudono sentenza contro aborto a nascita parziale
WASHINGTON, 20 apr ’07 - Negli Stati Uniti esponenti e movimenti pro-vita
hanno plaudito la sentenza con cui, mercoledì, la Corte Suprema ha respinto i ricorsi
contro il Partial Birth Abortion Ban, il divieto al cosiddetto “aborto a nascita parziale”.
La legge che mette al bando questa particolare tecnica abortiva a gravidanza avanzata
è stata approvata nel 2003 da una larga maggioranza, ma da allora non è mai stata
applicata, perché diverse Corti federali l’hanno giudicata incostituzionale. Con cinque
voti favorevoli e quattro contrari, la Corte Suprema ha invece confermato la costituzionalità
del provvedimento, attivamente sostenuto dalla Presidenza Bush. I primi ad esprimere
soddisfazione per la sentenza sono stati i promotori della legge. “Questa decisione
conferma la nostra convinzione che essa avrebbe superato il vaglio costittuzionale”,
ha dichiarato l’ex senatore repubblicano Rick Santorum. Secondo padre Frank Pavone,
presidente dell’associazione cattolica “Priests for Life” , “in questi ultimi dieci
anni il Congresso e la grande maggioranza dei legislatori e cittadini americani hanno
ormai affermato in modo inequivocabile che questa tecnica abortiva – che comporta
l’uccisione del feto nella fase stessa del parto – non è ammissibile in una società
civile”. Il Presidente della Lega cattolica per i diritti religiosi e civili, William
Donoghue ha fatto notare, da parte sua, come tutti e cinque i giudici supremi che
si sono espressi a favore della legge siano cattolici. (Cns – ZENGARINI)