Giorni di festa in Germania per Benedetto XVI. Il nunzio: i tedeschi lo aspettano
per un altra visita
Giorni di festa in Germania per Benedetto XVI. Musica, concerti, celebrazioni liturgiche
per ricordare l'80.mo compleanno e il secondo anniversario della sua elezione al Soglio
Pontificio. Per l’occasione, le Poste tedesche hanno emesso un francobollo con l’effige
di Benedetto XVI, il cui bozzetto è stato presentato ieri nella sede della Nunziatura.
A Berlino, Luca Collodi ha incontrato il nunzio apostolico in Germania, mons.
Erwin Josef Ender, e lo ha intervistato:
**********
R. – Sarà presentato dal ministro delle Finanze un francobollo speciale
che onora il Santo Padre. E’ una singolarità, perchè normalmente in Germania soltanto
il presidente della Repubblica è la persona vivente, che viene rappresentata nei francobolli.
Per il Santo Padre è stata fatta un’eccezione. E’ un onore che la sua patria natia,
la Germania, gli dedica in questa ricorrenza.
D.
– Mons. Hender, i tedeschi come guardano a Papa Benedetto?
R.
– Con grande simpatia e molto rispetto. Si nota un grande cambiamento, rispetto al
passato, quando era poco conosciuto ed era ritenuto solo il custode della fede, che
prendeva decisioni severe. Oggi invece è presente in televisione, entra in tutte le
case, che vedono la sua umanità, la sua gentilezza, la sua generosità, la sua freschezza
e serenità, che convincono e conquistano tutti i cuori.
D.
– Il Papa è venuto prima a Colonia e poi in Baviera. Sono le due tappe nella sua terra
tedesca. Che cosa ha lasciato?
R. – Ha lasciato bellissimi
ricordi. Abbiamo avuto molte testimonianze di gente che l’ha seguito. Il grande desiderio
è quello di avere il Santo Padre in un’altra visita qui a Berlino. Alcuni dicono che
non è ancora stato in Germania. Certamente sarà a Berlino e poi sarebbe molto bello
se ci fosse una visita nei territori della ex DDR dove la Chiesa è in grande minoranza,
in diaspora. Sarebbe un grande incoraggiamento per loro. E poi sarebbe bella una visita
del tutto particolare, che non è stata fatta nemmeno dal suo predecessore, nella Chiesa
della diaspora della Germania, includendo poi anche la Germania del nord: Amburgo
e qualche altra città.
D. – Mons. Hender, in conclusione,
una sua testimonianza personale e umana su Papa Benedetto?
R.
– Meravigliosa. Sono stato molto vicino al suo predecessore, che mi ha ordinato quella
continuità che il Papa attuale porta avanti, nonostante quell’accento personale che
lui apporta, anche nell’ultimo grande libro, quel dono che lui ci ha dato proprio
in occasione del suo compleanno. Auguriamo al Papa ancora molti anni di felice e fruttuoso
lavoro. Sarà per la Chiesa una grande benedizione, soprattutto in questi tempi di
grande difficoltà, ma anche in vista di nuove prospettive.