Cristiano decapitato in Kashmir da fondamentalisti islamici
La Conferenza episcopale indiana ha diffuso la notizia della morte di Manzoor Ahmad
Chat, un giovane cristiano evangelico di 33 anni, decapitato nei giorni scorsi da
militanti islamici in Kashmir. Secondo la testimonianza rilasciata all'agenzia dei
vescovi, l'Indian Catholic News Service (ICNS), da Padre Paul Ciniraj, pastore dei
ministri della Voce di Salem, ''non c'e' dubbio che Manzoor sia stato ucciso per la
sua fede. Egli credeva molto in Gesu' Cristo e invitava altri fedeli cristiani nella
sua casa'' per pregare. Particolari raccapriccianti sulla decapitazione, forniti dalla
stessa agenzia di informazione ICNS, svelano che la testa dell’uomo, e' stata recapitata
in una scatola di plastica all'ingresso di una moschea lo scorso 14 aprile. ''I cristiani
sono in pericolo nella valle - ha concluso padre Ciniraj - molti di noi subiscono
vessazioni. Nella repressione nei nostri confronti i terroristi hanno il sostegno
dei fondamentalisti. La persecuzione serve pero' anche a rafforzare la fede''. Lo
scorso anno, un altro cristiano, Bashir Ahmed Tantrey, era stato ucciso in un agguato
per aver proclamato in pubblico la sua fede e fatto opera di evangelizzazione. (F.F)