Al Teatro Argentina di Roma la festa degli universitari romani per Benedetto XVI
"Vangelo e giovani dal mito alla realtà": è stato il tema della serata in onore
di Benedetto XVI organizzata dal Coordinamento dei collegi universitari cattolici
di Roma in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale Universitaria, che si è svolta
ieri sera nella capitale presso il Teatro Argentina. All’evento ha preso parte anche
il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone a cui è stato donato il libro “La
carità intellettuale: percorsi culturali per un nuovo umanesimo” che raccoglie
la testimonianza di fede di oltre 50 docenti universitari delle università romane.
Il servizio di Marina Tomarro.
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Il
Vangelo è la notizia più bella per i giovani e questo è ben capito da quanti continuano
a studiare il Vangelo e a confrontarsi con la figura di Cristo. Così il cardinale
Tarcisio Bertone è intervenuto alla serata degli universitari di Roma in onore di
Benedetto XVI: tema dell’ incontro "Vangelo e giovani dal mito alla realtà".
Ma come vivono i giovani il Vangelo nella loro quotidianità? Ascoltiamo alcune voci:
R.
- Io cerco di vivere il Vangelo come il mio libro d’oro, come il libro che mi accompagna
nella mia vita ed indirizza il mio cammino.
R. -
La fede io la vedo come un percorso di crescita, che ogni giorno dobbiamo affrontare
fino ad arrivare a raggiungere Dio. Piano, piano si cresce, giorno per giorno.
R.
- Nel quotidiano, nelle piccole azioni, i richiami di aiuto quando riusciamo purtroppo
a sentirli, perché non è poi così semplice ed automatico.
R.
- Cerco di vivere la mia vita secondo l’insegnamento, specialmente morale, della Chiesa,
che scaturisce proprio dal Vangelo.
Tanti erano i ragazzi che hanno partecipato
all’evento che è coinciso con il secondo anniversario di elezione al soglio di Pietro
di Benedetto XVI. Ma qual è il ricordo più bello degli universitari di questi primi
due anni di Pontificato del Santo Padre?
R. – Il ricordo più bello risale
a due anni fa. E’ stato durante la Messa degli universitari con il Papa, che ho avuto
la possibilità di conoscere Benedetto XVI. Lui mi ha chiesto che Facoltà frequentassi.
E quando gli ho parlato di biologia, la cosa più bella è stata quando lui mi ha detto:
“Una facoltà difficile, però, coraggio!”.
R. – Io
ho servito due volte la Messa durante le celebrazioni del Papa e il ricordo più bello
che ho sono i suoi occhi. Occhi dolcissimi, che forse da lontano non si riescono a
vedere, ma da vicino esprimono tanta dolcezza.
E il cardinal Bertone parlando
ai giovani sulla figura del Santo Padre ha affermato che Benedetto XVI è già al lavoro
per la seconda parte del suo libro "Gesù di Nazaret". Ascoltiamo il suo commento:
R.
– Ha già incominciato a scrivere la seconda parte. Vedremo quando sarà pronta per
la pubblicazione, perché il Papa rifinisce bene, è un cesellatore della lingua e non
solo dei contenuti, che approfondisce e che medita, sui quali prega anche, come è
solito fare e come faceva da docente universitario. Il Papa è anche un esempio di
docente universitario, che comunica dei contenuti vitali, che ascolta anche in silenzio
e che mette a suo agio gli interlocutori, soprattutto i giovani, ma non solo i giovani.