2007-04-16 14:22:04

Da tutto il mondo, gli auguri a Benedetto XVI per il suo 80.mo compleanno


Da tutto il mondo giungono, in queste ore, gli auguri a Benedetto XVI per il suo 80.mo compleanno. Alle preghiere ed espressioni di affetto dei fedeli, si aggiungono gli attestati di stima di esponenti delle altre religioni, della cultura e della società civile. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3

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(Musica di Bach)

“Cuori straripanti di gioia”: è il titolo dell’edizione dell’Osservatore Romano nel giorno del compleanno di Benedetto XVI. E’ la gioia dei fedeli che in tutto il mondo abbracciano idealmente il Successore di Pietro in questo momento di festa. Ma non mancano gli auguri di rappresentanti delle altre grandi religioni. Al microfono di Massimiliano Menichetti, il presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia, Giuseppe Laras:

R. – Il mio augurio è che possa continuare sulla strada iniziata e quindi intensificare la sua opera a favore dell’avvicinamento tra i membri delle diverse religioni, e non penso soltanto all’ebraismo ma penso anche all’islam e penso anche a tante altre religioni.

 
D. – Cosa l’ha colpita di più di questi due anni di pontificato di Benedetto XVI?

 
R. – Il suo desiderio, anche se non è stato sempre esplicitamente espresso, di proseguire sulle tracce del suo predecessore Giovanni Paolo II. L’augurio al Papa è di dare un contributo sostanziale alla causa di pacificazione e della pace tra tutte le persone.

Sempre intervistato da Massimiliano Menichetti, gli auguri di Mario Scialoja, responsabile della Lega musulmana mondiale in Italia, che si sofferma anche sull’eredità dello storico viaggio del Papa in Turchia:

R. – Innanzitutto, voglio fare i miei più fervidi auguri a Sua Santità Benedetto XVI per un lungo e felice pontificato, e questo è un augurio che faccio veramente con piena sincerità e di tutto cuore. Io ritengo, da quanto Benedetto XVI ha fatto finora, che egli intenda proseguire sulla via del dialogo con le religioni, in particolare con le grandi religioni abramitiche, vuol dire con l’islam e l’ebraismo, dialogo che oggi appunto nel mondo è sempre più multiculturale, multireligioso, in società sempre più miste, non è una cosa auspicabile, ma è una necessità.

 
D. – Dopo il discorso di Ratisbona, ci furono delle aspre polemiche ed un forte confronto. Cosa rimane oggi nel mondo musulmano di quel discorso?

 
R. – Purtroppo, i mass media hanno estratto da quel lungo e complesso discorso del Santo Padre alcune frasi che, chiaramente, potevano sembrare offensive per l’islam. Ma questo non era certamente nell’intento del Pontefice. Il viaggio del Santo Padre in Turchia, soprattutto il fatto che si sia recato alla Moschea Blu ad Istanbul e che accanto all’imam abbia pronunciato delle invocazioni dalla Kibla, che è la nostra direzione tradizionale per la preghiera, è un segnale estremamente forte!

Auguri affettuosi vengono espressi al Papa dai fedeli dalle altre confessioni cristiane. Il Patriarca ecumenico Bartolomeo I ha inviato a Roma per l’occasione il metropolita di Pergamo, Ioannis Zizioulas. Dal canto suo, il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Alessio II, ha augurato al Pontefice di avere una buona salute, una lunga vita e l'aiuto di Dio nel suo ministero spirituale. Ai nostri microfoni, l’augurio dell’Archimandrita del Trono Ecumenico Polykarpos Stavropoulos:
 
R. – Il mio augurio, da parte del mio metropolita Gennadios, attualmente convalescente, da parte di tutto il clero e del popolo della sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia al Santo Padre Benedetto XVI è “ad multos annos”: una lunga vita piena di salute, pace, prosperità! Che sia sempre benedetto da Dio per portare avanti le sue grandi responsabilità, perché lui è Primate della Chiesa che presiede nella carità e nell’amore.

 
D. – Quali sono i suoi auspici per il cammino ecumenico, soprattutto dopo l’abbraccio tra Benedetto e il Patriarca Bartolomeo?

 
R. – Noi siamo molto ottimisti perché il Santo Padre è un gran teologo, un grande conoscitore dell’Oriente e lui, guidato dallo Spirito Santo, farà il meglio.

Intervistato da Philippa Hitchen, il vescovo John Flack, direttore del Centro anglicano di Roma rivolge un augurio al Papa, sottolineandone la chiarezza nella testimonianza del Vangelo:

Auguri al Santo Padre per il secondo anniversario di pontificato e per il suo 80.mo compleanno. Gli auguro ancora molti anni per svolgere il suo ministero. Il modo in cui spiega ed insegna la fede cristiana è molto chiaro, e per questo anche noi anglicani gli siamo molto riconoscenti. Io parlo a nome dell’arcivescovo di Canterbury, che è il capo della Comunione anglicana.

Anche dal mondo luterano l’augurio al Papa per un felice compleanno. Ecco le parole del teologo André Birmelé, docente all’Università Marc Bloch di Strasburgo raccolte da Romilda Ferrauto:

R. - Pour nous, c’est qualcun de très, très précieux dans tout le dialogue ...
Per noi, è una persona estremamente preziosa nel dialogo teologico. Personalmente, sono profondamente grato di avere incontrato un teologo di tale rango, di tale qualità, e che un conoscitore così fine del mondo della Riforma sia divenuto il Successore di Pietro.

In questa felice ricorrenza, al Papa giungono anche gli auguri e la riconoscenza del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che in un messaggio ricorda i “profondi ed antichi legami” tra la Santa Sede e l’Italia, “alimentati dalla condivisione dei valori della pace e della promozione della dignità dell'uomo”. Grande è poi la gioia manifestata dai movimenti ecclesiali. Ecco l’augurio del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, raccolto da Fabio Colagrande:

R. – Il mio augurio, per questo Papa, è che possa incontrare quelle che sono le conseguenze del suo ministero; che possa alla fine, cioè, incontrare i frutti del suo ministero, frutti di cuori che si aprono al Vangelo e alla fede, di carità – quanto questo Papa è attento al tema della carità e al tema degli umili – frutti di un tessuto ecclesiale e di un tessuto familiare che resiste a quello spirito corrosivo di isolamento, di vittoria della solitudine che è un po’ il demone del nostro tempo. Questo Papa questo augurio lo merita perché con la sua parola, con la sua preghiera e con la sua testimonianza ci chiama tutti ad essere famiglia di Dio.

 
D. – E’ salito al Soglio pontificio Joseph Ratzinger con la fama di difensore della fede. Questi due anni come sono andati? Cosa è successo, secondo lei?

 
R. – Io credo che il Papa sia difensore della fede; lo era anche Giovanni Paolo II, lo erano i suoi predecessori ... Ma il Papa è anche un evangelizzatore, allo stesso tempo, perché difendere la fede vuol dire anche comunicarla, vuol dire comunicarla incessantemente. Io ho la sensazione che Benedetto XVI abbia introdotto anche questa nota serena nel vivere in un mondo difficile. E noi tutti, noi europei soprattutto, siamo tentati dal pessimismo, dalla tristezza ... La mia sensazione è che il Papa abbia introdotto gioia e serenità nel vivere cristiano, dicendoci a 80 anni – il che veramente richiama uno spirito giovanile, più che un atteggiamento da anziano – che questo è un bel tempo in cui essere cristiani.

 
Un bel tempo per esseri cristiani, guidati da un pastore “mite e fermo”. Buon compleanno Santo Padre!

(Musica di Bach)

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