La Chiesa festeggia la Domenica della Divina Misericordia
La Chiesa festeggia domani la Domenica della Divina Misericordia. Istituita da Giovanni
Paolo II il 30 aprile del 2000, in occasione della canonizzazione della religiosa
polacca Faustina Kowalska, apostola della Misericordia di Dio, si celebra nella seconda
Domenica di Pasqua. Ma come accogliere il dono della Divina Misericordia? Giovanni
Peduto lo ha chiesto a don Giuseppe Bart, rettore della Chiesa di Santo
Spirito in Sassia, nei pressi del Vaticano, e dedicata proprio alla spiritualità di
Santa Faustina Kowalska:
********** R.
- La Divina Misericordia è il dono pasquale che la Chiesa riceve dal Cristo risorto
e che offre all’umanità intera. Ebbene, l’atteggiamento di incondizionata fiducia
in Dio e di carità verso il prossimo sono la condizione per accogliere il dono della
Divina Misericordia. In questo contesto è di grande aiuto e consolazione l’invocazione
che la Provvidenza ha suggerito attraverso Suor Faustina: ‘Gesù, confido in Te’. Questo
atto di fiducioso abbandono a Gesù fa passare un raggio di luce nella vita di tutti
soprattutto di quelli che sono toccati da varie prove e sofferenze. Per accogliere
pienamente le grazie che scaturiscono dalla Divina Misericordia il Servo di Dio Giovanni
Paolo II ha voluto concedere l’indulgenza plenaria in occasione della Domenica della
Divina Misericordia. D. - Il Salmo 84 (85) dice: ‘Misericordia
e verità s'incontreranno’: come conciliare queste due dimensioni che a volte sembrano
contrapporsi?
R. - La venuta di Cristo è la sorgente
della misericordia, ma è anche lo sbocciare della verità. Gesù si è autodefinito ‘Io
sono la Via, la Vita e la Verità’. A suor Faustina Gesù disse: “Io sono l’Amore e
la Misericordia”. Ebbene Gesù per mezzo della sua passione, morte e risurrezione ha
voluto offrire all’uomo la ricchezza della sua misericordia per dargli la possibilità
di convertirsi e di ritornare a Lui. Se il peccato porta l’uomo a vivere nella menzogna,
l’offerta della misericordia da parte di Dio conduce l’uomo a ritrovare la Verità
su se stesso, sulla sua vita e sul Padre ricco di misericordia. Chi è amante della
verità non può non riconoscere i propri errori e non sentire il profondo bisogno della
misericordia. Benedetto XVI, citando le parole di questo salmo 84 ‘Misericordia e
verità si incontreranno’, disse: “E’ di questa verità che la Chiesa sempre vive, ma
di essa in particolare si illumina” (9 Gennaio 2006). Quindi misericordia e verità
non solo non si oppongono, ma camminano l’una verso l’altra e perciò si incontrano.
D.
- Chi era Santa Faustina Kowalska?
R. - Santa Faustina
è dono di Dio al nostro tempo, è dono della terra di Polonia a tutta la Chiesa. Gesù
ha affidato a questa mistica il suo messaggio di misericordia da portare a tutta l’umanità.
Gesù le disse: “Desidero che questa misericordia si riversi sul mondo intero tramite
il tuo cuore” (Diario 1777). Ebbene suor Faustina ha consumato la sua breve vita di
soli 33 anni per compiere fedelmente questo disegno di misericordia su di Lei. Ci
ha lasciato il Diario (La Misericordia Divina nella mia anima), dove ha descritto
la sua straordinaria esperienza con Gesù Misericordioso coinvolgendoci in essa. Inoltre
Santa Faustina ha consegnato alla Chiesa e al mondo le nuove forme del culto alla
Divina Misericordia che sono l’Immagine di Gesù Misericordioso, la Festa della Misericordia,
l’Ora della Misericordia, la Coroncina della Divina Misericordia, l’Apostolato della
Divina Misericordia. Santa Faustina attraverso la sua vita e la sua missione ci propone
un modello di santità molto semplice e molto affascinante che consiste nel santificare
la vita quotidiana nello spirito di infinita fiducia in Gesù e di una attiva carità
verso il prossimo.