Italia: dopo i quattro casi di ieri, anche oggi due operai sono morti sul posto
di lavoro. Il fenomeno delle morti bianche nel mondo
Il prossimo 28 aprile, in cento Paesi del mondo, si celebra la Giornata Mondiale
per la Sicurezza e la Salute sul lavoro. Un’occasione per fare il punto sulla condizione
attuale della normativa vigente in materia nelle varie aree geografiche, per conoscere
da vicino le stime degli incidenti più frequenti oltre che delle vittime, ma anche
per identificare misure di prevenzione adeguate ad ogni contesto, volte ad evitare
infortuni o malattie. Secondo l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro
(ANMIL), solo nel 2006, i casi di morti bianche in Italia sono stati 1.261; lo 0,56%
in più rispetto all’anno precedente. Una crescita significativa, parte di una tendenza
globale evidenziata dall’International Labour Office (ILO). Per l’organizzazione,
il numero di vittime nel mondo causate da incidenti e malattie legate al lavoro è
in aumento, soprattutto a causa del processo di industrializzazione di molti Paesi
in via di sviluppo. Si tratta di oltre due milioni di decessi ogni anno, un milione
e 700 mila dei quali determinati da malattie professionali, come disturbi muscoloscheletrici,
respiratori, patologie infettive, tumori per esposizione a sostanze pericolose. Solo
l’amianto provoca 100.000 morti l’anno tra i lavoratori di Stati Uniti, Canada, Regno
Unito e Germania. La polvere di silice, invece, colpisce i polmoni di milioni di operai
in tutto il mondo, il 37% dei minatori dell’America Latina; il 50% di tagliatori di
ardesia in India. Sempre secondo le stime dell’Agenzia dell’Onu, il maggior numero
di incidenti nel settore agricolo avviene in Asia e in America del sud; in Cina, India
e Paesi dell’Est Europeo, invece si muore per infortuni nell’industria. Dati ancor
più gravi e allarmanti, considerando che buona parte degli impiegati più a rischio
sono minori poco più che bambini. (A cura di Francesca Fialdini)
In
Italia, quindi, oggi nuovi incidenti sul lavoro hanno provocato la morte di due operai:
uno a Messina e l’altro vicino a Cagliari. Salgono così a 6 le vittime in appena 2
giorni.. Intanto continua la protesta dei portuali di Genova per l’ennesima disgrazia
ieri nello scalo marittimo. E il presidente della Repubblica, Napoletano ha oggi sollecitato
maggioranza e opposizione a “discutere liberamente, ma rapidamente” per varare al
più presto il ddl sulla sicurezza del lavoro approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
Richiesta che arriva anche dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Dal
suo canto, il quotidiano della Santa Sede, l'Osservatore Romano, titola: "Occorre
intervenire subito". Alessandro Guarasci ha intervistato Franco Bettoni, componente
dell’esecutivo dell’Anmil, l’associazione mutilati e invalidi del lavoro