Al Qaeda rivendica l'attentato nel parlamento iracheno
L’azione kamikaze compiuta ieri nella caffetteria del parlamento iracheno ha provocato
la morte di un parlamentare sunnita e non di otto persone come riferito in un primo
momento. Lo ha dichiarato il presidente del parlamento iracheno, Mahmud Mashhadani,
aprendo la seduta straordinaria convocata subito dopo l’attacco kamikaze condotto
nella buvette del parlamento. L'attentato è stato rivendicato, poco fa, via web da
Al Qaeda. Il nostro servizio:
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Il
presidente del parlamento, un deputato sunnita, ha dichiarato che la seduta odierna
“è un messaggio chiaro per tutti i terroristi e per tutti coloro che vogliono bloccare
il processo di ricostruzione dell’Iraq”. Il presidente dell’Assemblea irachena ha
quindi dichiarato che “la nave dei terroristi affonderà”. “Il parlamento, il governo
e il popolo iracheno sono invece sulla stessa nave e questa – ha aggiunto - non affonderà”.
Subito dopo l’attentato, il governo ha ordinato l’avvio di un’inchiesta. La polizia
ha già arrestato tre dipendenti della caffetteria del parlamento sospettati di complicità
nell’attentato. Sono poi state sottoposte ad interrogatori diverse guardie del corpo
di alcuni parlamentari. Un deputato ha dichiarato, inoltre, che alcuni addetti alla
sicurezza non vengono sottoposti ai rigidi controlli previsti all’ingresso della Zona
Verde, la blindatissima area di Baghdad dove hanno sede gli uffici governativi iracheni
e l’ambasciata americana. Le indagini potrebbero quindi portare a collegamenti anche
con il mondo politico iracheno. Funzionari della sicurezza del parlamento sospettano,
infatti, che il kamikaze, la cui identità non è stata ancora rivelata, sia stato una
delle guardie del corpo di un parlamentare sunnita. In Corea del Sud, un portavoce
del ministero della Difesa ha annunciato infine che il governo di Seul ritirerà i
circa 1.300 soldati sudcoreani dispiegati ad Erbil, nel Kurdistan iracheno.