Mons. Teissier dopo le stragi di Al Qaeda in Algeria: ridiamo la speranza lavorando
insieme per i diritti di tutti
C’è Al Qaeda dietro gli attentati di ieri ad Algeri: l’organizzazione terroristica
ha rivendicato le stragi costate la vita ad almeno 33 persone. Gli attentati sono
stati compiuti con un’autobomba davanti alla sede del governo e con altri due ordigni
vicino ad un commissariato. Il terrorismo ha dunque nuovamente colpito nel giorno
11, già drammaticamente presente nelle date degli attentati del 2001 a New York e
del 2004 a Madrid. In Algeria, intanto, il primo ministro ha parlato di “provocazione
mediatica poco prima delle elezioni” legislative, previste per il prossimo 17 maggio.
L’Iran ha definito, inoltre, gli attacchi “'contrari ai principi dell'Islam e dell’umanità”.
Ma dopo questi attentati, quale strada si deve adesso percorrere per riaccendere la
speranza? Risponde al microfono di Jérémy Brossard, l’arcivescovo di Algeri,
Henri Teissier:
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R.
– Dopo questo attentato, dobbiamo continuare a svolgere il nostro dovere quotidiano
perché è questo che dà speranza. Questi atti si verificano perché ci sono persone
che non hanno speranza e quando si lavora per il bene comune, si dà speranza. Ed è
questo che è importante: trovare una soluzione per la Palestina, che sia una soluzione
giusta, e anche per gli altri Paesi, dove ci sono difficoltà. Nel mondo contemporaneo,
tutte le situazioni sono legate; bisogna cercare ovunque di rendere il rapporto di
ognuno con gli altri una relazione fondata sul rispetto dei diritti umani. Noi, nel
nostro piccolo, facciamo il nostro lavoro, dando testimonianza su come si possa costruire
un futuro di rispetto per tutti.
D. – Mons. Teissier,
lei ha detto: “E’ stata colpita la volontà di pace del popolo algerino”: in che senso?
R.
– Bisogna lavorare per la pace, e questo è impegno quotidiano che noi affrontiamo
in tutti i campi in cui siamo impegnati con i nostri amici algerini. Per esempio,
questa mattina ho incontrato persone impegnate a sviluppare un aiuto alle associazioni
della società civile in Algeria: c’è un aiuto importante della Comunità europea in
favore di queste associazioni. Se la società civile trova luoghi in cui impegnarsi
per il bene comune, questo aiuta a dare speranza e poi, alla fine, a cercare soluzioni
positive, costruttive. E non scelte negative, di morte e di assassinio!