2007-04-12 14:06:48

La "dolorosa rinuncia" del nunzio apostolico in Israele all'annuale cerimonia di commemorazione della Shoah, per una controversa didascalia alla foto di Pio XII presente nel Museo dell'Olocausto


Il nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico di Gerusalemme e Palestina, mons. Antonio Franco, non parteciperà all’annuale cerimonia di commemorazione della Shoah, che si terrà il 15 e 16 aprile allo Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto a Gerusalemme. A confermarlo è lo stesso nunzio che all'Agenzia SIR ha spiegato quella che ha definito “una dolorosa rinuncia”. “Ho scritto una lettera al direttore dello Yad Vashem – afferma il nunzio apostolico - spiegando che già l’anno scorso avevamo fatto presente la nostra difficoltà per la foto con didascalia di Pio XII presente nel Memoriale”. Una didascalia che riferisce della posizione, ritenuta ambigua, del Pontefice sull’uccisione degli ebrei durante l’Olocausto. “Nella risposta alla mia lettera che vedo oggi su alcuni giornali israeliani – prosegue mons. Franco – si dice che non si può cambiare la verità storica. I fatti non si possono cambiare ma di questi si è data un’interpretazione contraria anche a molte altre verità storiche e soprattutto a tutta un’altra storiografia che interpreta in altro modo”. “Mi fa male andare allo Yad Vashem e vedere Pio XII così presentato – dichiara mons. Franco - e questo l’ho fatto presente nella lettera. Forse si potrebbe togliere la foto o cambiare la didascalia. Ma certamente il Papa non può essere messo in mezzo a uomini che dovrebbero vergognarsi per quanto compiuto contro gli ebrei. Pio XII non dovrebbe vergognarsi per tutto quello che ha fatto per la salvezza degli ebrei, messo in risalto da fonti storiche”. “La mia lettera, che segue una simile dello scorso anno – precisa Mons. Franco - chiedeva un’attenzione al problema. Tuttavia tengo a precisare che la mia assenza alla cerimonia non significa mancanza di rispetto per il ricordo e per le vittime di questa tragedia. Questo è fuori discussione. Leggendo oggi i giornali – conclude il nunzio - mi rifiuto categoricamente di dire che c’è della responsabilità della Chiesa cattolica e della Santa Sede nel non aiutare gli ebrei, con tutto quello che è stato fatto. Quella foto offende tutta la Chiesa cattolica. E questo l’ho voluto fare presente”. La foto di Pio XII è stata esposta per la prima volta con l’apertura del nuovo museo Yad Vashem nel 2005 e già allora il precedente nunzio, mons. Pietro Sambi aveva chiesto che fosse modificata la didascalia.(A cura di Roberto Piermarini) 







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