La "dolorosa rinuncia" del nunzio apostolico in Israele all'annuale cerimonia di commemorazione
della Shoah, per una controversa didascalia alla foto di Pio XII presente nel Museo
dell'Olocausto
Il nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico di Gerusalemme e Palestina,
mons. Antonio Franco, non parteciperà all’annuale cerimonia di commemorazione della
Shoah, che si terrà il 15 e 16 aprile allo Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto a Gerusalemme.
A confermarlo è lo stesso nunzio che all'Agenzia SIR ha spiegato quella che ha definito
“una dolorosa rinuncia”. “Ho scritto una lettera al direttore dello Yad Vashem – afferma
il nunzio apostolico - spiegando che già l’anno scorso avevamo fatto presente la nostra
difficoltà per la foto con didascalia di Pio XII presente nel Memoriale”. Una didascalia
che riferisce della posizione, ritenuta ambigua, del Pontefice sull’uccisione degli
ebrei durante l’Olocausto. “Nella risposta alla mia lettera che vedo oggi su alcuni
giornali israeliani – prosegue mons. Franco – si dice che non si può cambiare la verità
storica. I fatti non si possono cambiare ma di questi si è data un’interpretazione
contraria anche a molte altre verità storiche e soprattutto a tutta un’altra storiografia
che interpreta in altro modo”. “Mi fa male andare allo Yad Vashem e vedere Pio XII
così presentato – dichiara mons. Franco - e questo l’ho fatto presente nella lettera.
Forse si potrebbe togliere la foto o cambiare la didascalia. Ma certamente il Papa
non può essere messo in mezzo a uomini che dovrebbero vergognarsi per quanto compiuto
contro gli ebrei. Pio XII non dovrebbe vergognarsi per tutto quello che ha fatto per
la salvezza degli ebrei, messo in risalto da fonti storiche”. “La mia lettera, che
segue una simile dello scorso anno – precisa Mons. Franco - chiedeva un’attenzione
al problema. Tuttavia tengo a precisare che la mia assenza alla cerimonia non significa
mancanza di rispetto per il ricordo e per le vittime di questa tragedia. Questo è
fuori discussione. Leggendo oggi i giornali – conclude il nunzio - mi rifiuto categoricamente
di dire che c’è della responsabilità della Chiesa cattolica e della Santa Sede nel
non aiutare gli ebrei, con tutto quello che è stato fatto. Quella foto offende tutta
la Chiesa cattolica. E questo l’ho voluto fare presente”. La foto di Pio XII è stata
esposta per la prima volta con l’apertura del nuovo museo Yad Vashem nel 2005 e già
allora il precedente nunzio, mons. Pietro Sambi aveva chiesto che fosse modificata
la didascalia.(A cura di Roberto Piermarini)