Pubblicato il programma del viaggio del Papa in Brasile dal 9 al 14 maggio
La Sala Stampa vaticana ha pubblicato oggi il programma della visita pastorale del
Papa in Brasile dal 9 al 14 maggio in occasione della quinta Conferenza generale dell’Episcopato
Latinoamericano e dei Caraibi. Il servizio di Sergio Centofanti.
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tratta del sesto viaggio di Benedetto XVI fuori dall’Italia dopo la Giornata Mondiale
della Gioventù di Colonia, la visita nella terra di Giovanni Paolo II, la Polonia,
l’Incontro mondiale delle Famiglie a Valencia, in Spagna, e le visite nella sua Baviera
e la Turchia. Il Papa partirà dall’aeroporto di Fiumicino nella mattina di mercoledì
9 maggio alla volta di San Paolo: qui saluterà i brasiliani dal balcone del Monastero
di San Benedetto. Il 10 maggio incontrerà per una visita di cortesia il presidente
brasiliano Inácio Lula da Silva e subito dopo i rappresentanti di altre confessioni
cristiane e di altre religioni. In serata l’incontro con i giovani nello Stadio municipale
“Paulo Machado de Carvalho”. Venerdì 11 maggio il Papa presiederà in mattinata la
Messa per la canonizzazione del Beato Frei Galvão, religioso francescano vissuto tra
il 1700 e il 1800. Nel pomeriggio l’incontro con i vescovi del Brasile nella Catedral
da Sé a San Paolo e poi la partenza per Aparecida. Sabato 12 maggio Benedetto XVI
incontrerà la Comunità della Fazenda da Esperança e in serata nel Santuario dell’Aparecida
guiderà il Rosario con i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i diaconi.
Domenica 13 Maggio, memoria della Beata Vergine di Fatima, il Papa presiederà alle
10.00 nel piazzale di fronte al Santuario dell’Aparecida la Messa di inaugurazione
della V Conferenza generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi. In serata
la partenza per l’Italia e l’arrivo all’aeroporto di Roma-Ciampino previsto alle 12.45
di lunedì 14 maggio. Ma come attende il Brasile il Papa? Giovanni Peduto lo
ha chiesto all’arcivescovo di Aparecida, Raymundo Damasceno Assis:R.
– Lo aspettiamo con molta gioia, con molto entusiasmo, e siamo uniti in preghiera
in Brasile, perché questo viaggio produca i migliori frutti per la Chiesa in tutto
il nostro continente. D. – Quali sono in questo momento le
principali sfide della Chiesa brasiliana? R. – Noi abbiamo
molte sfide nella Chiesa in Brasile, ma non soltanto in Brasile, in tutta l’America
Latina. Abbiamo il problema delle sette, che sono numerose in America Latina e fanno
proseliti. Cercano, quindi, di convertire il numero più grande possibile di battezzati
della nostra Chiesa perchè entrino a far parte delle loro comunità. Questa è una
sfida molto grande che dobbiamo affrontare nel nostro lavoro pastorale, per scoraggiare
questa uscita dei nostri fedeli. C’è poi la sfida della crisi delle famiglie, la sfida
della violenza giornaliera indiscriminata in tutte le grandi città dell’America Latina,
la sfida di una mancanza di approfondimento della fede e della conoscenza religiosa
da parte dei nostri fedeli, la sfida della povertà. Gran parte, infatti, della nostra
popolazione vive ancora in una situazione di povertà molto grande. Sono tante le sfide,
che certamente saranno oggetto di riflessione, di preoccupazione della V Conferenza
del CELAM. D. – Quale parola, quale incoraggiamento,
in questo contesto, attendete da Benedetto XVI?
R. –
La missione fondamentale del Santo Padre è di confermare tutti noi nella fede. Lui
è il centro visibile della fede nella Chiesa. Ci aspettiamo dal Santo Padre una parola
che illumini la Chiesa in America Latina. Certamente sarà una parola che andrà a guidare
i lavori della V Conferenza del CELAM, una parola di speranza e una parola di incoraggiamento
per tutta la Chiesa e, sicuramente, una parola che rinnoverà lo spirito missionario,
evangelizzatore, di tutti i battezzati, di tutti gli agenti pastorali nella Chiesa
dell’America Latina. D. – L’Assemblea del CELAM come
può rilanciare la Chiesa in America Latina?
R. – E’ importante
che questa conferenza ci aiuti ad approfondire la nostra adesione a Gesù Cristo e,
allo stesso tempo, ci incoraggi ad essere missionari nel mondo di oggi, nel mondo
della famiglia, del lavoro, nel mondo sociale, dove ognuno vive e lavora. E’ importante
questa coerenza tra la fede che si proclama e si celebra nella Chiesa e la fede che
si deve vivere nell’ambiente sociale, dove ogni battezzato, ogni cristiano, vive e
agisce. **********