2007-04-11 15:01:00

La mano di al Qaeda dietro le stragi in Algeria


Ondata terroristica nel nord Africa. Stamani ad Algeri almeno tre esplosioni nei pressi del palazzo del governo e di un commissariato di polizia hanno provocato la morte di circa 30 persone. Gli attentati fanno seguito a quelli di ieri avvenuti in Marocco dove, a Casablanca, sono morti quattro kamikaze fondamentalisti dopo l’inseguimento della polizia. I terroristi sono anche riusciti a far esplodere alcune delle cariche che avevano indosso, causando la morte di un poliziotto. Identificato dalle autorità marocchine, anche il secondo dei quattro kamikaze entrati in azione ieri a Casablanca. Due di loro facevano parte di un gruppo di uomini ricercati per l’esplosione di una bomba avvenuta lo scorso 11 marzo in un internet cafè. Sugli ultimi attentati, Giancarlo la Vella ha raccolto l’analisi di Luciano Ardesi, esperto della regione maghrebina: RealAudioMP3

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R. - Sono episodi che hanno come loro origine il rinnovarsi dell’attività terroristica in Marocco e anche in Algeria. Hanno un più preciso collegamento con i metodi e i sistemi del terrorismo, che abbiamo conosciuto in altre regioni, come quella del Golfo, e che si collegano più direttamente al movimento di al Qaeda. E’ chiaro che è in atto un’offensiva che coinvolge a questo punto tutto il Maghreb. E’ difficile poi stabilire se esista anche una regia di tipo regionale. Tradizionalmente, questi gruppi godono di una grande autonomia, anche organizzativa. Sarà compito delle indagini di polizia stabilire eventuali agganci o eventuali reti organizzative. Quello che rimane da provare con chiarezza sono i legami organizzativi e organici con il terrorismo mediorientale, che anche in passato ci sono stati. Tuttavia, agisce di più una sorta di contaminazione ideologica, che non una sistematica coerenza organizzativa.

D. - Concretamente, quali sarebbero gli obiettivi del terrorismo che opera nella zona del Maghreb?

R. - Sicuramente, obiettivi già ben chiari all’inizio dell’ondata terroristica - che nel Maghreb risale addirittura agli anni ’80, prima in Tunisia, poi in Algeria e Marocco - sono quelli di destabilizzare il potere e favorire l’emergere di gruppi, forze politiche, che possono presentarsi come l’unica valida alternativa alla destabilizzazione sociale, economica conosciuta da questi Paesi.

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