Clima di tensione a Timor Est, dove si è conclusa ieri la campagna elettorale per
le presidenziali, fissate per lunedì prossimo. Negli ultimi giorni, almeno 30 persone
sono rimaste ferite in seguito a scontri tra sostenitori di vari candidati. Alcuni
partiti hanno anche espresso timori per brogli e denunciato intimidazioni. All’appuntamento
con le urne sono chiamati oltre 523 mila aventi diritto. Su Timor Est, ex colonia
portoghese occupata illegalmente nel 1975 dall’Indonesia, la nostra scheda:
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Il
territorio di Timor Est, primo Stato istituito nel terzo millennio, è composto dalla
metà orientale dell’isola di Timor e da un’enclave nella parte occidentale. Il Paese,
a maggioranza cattolica in un’area prevalentemente musulmana, è indipendente dal 2002.
E’ lo Stato più piccolo e povero dell’Asia, nonostante la presenza di giacimenti di
gas e petrolio. Lo scenario politico è stato dominato finora da Xanana Gusmao, primo
presidente e leader della resistenza contro l’Indonesia. Secondo le previsioni, la
sfida per succedere a Gusmao riguarda, soprattutto, due candidati: l’attuale primo
ministro José Ramos Horta e il leader del Fronte rivoluzionario per l’indipendenza
di Timor Est (FRETLIN), Francisco Guterres. Il premier Ramos Horta, che negli ultimi
anni ha promosso una politica filo occidentale e aperta al libero mercato, ha ricevuto
nel 1996 il premio Nobel per la pace insieme con mons. Carlos Felipe Ximenes Belo,
già amministratore apostolico della diocesi di Dili, per l’impegno pacifico in favore
dell’indipendenza. Ha buone chances di successo anche l’attuale presidente del Parlamento,
Francisco Guterres, uno dei leader storici del partito FRETLIN di orientamento comunista
che ha la maggioranza in Parlamento. Il Paese è stato scosso nel 2006 da gravi disordini
in seguito alle dure proteste di oltre 600 soldati che si erano lamentati per presunte
discriminazioni su base etnica. Gli scontri avevano provocato almeno 37 morti e più
di 150 mila sfollati. A Timor Est, dove i cattolici sono più del 90 per cento, la
Chiesa cattolica è fortemente impegnata, infine, in programmi di pastorale giovanile,
istruzione e servizi sociali.