Il governo eritreo ha deciso di proibire la mutilazione genitale femminile. La misura
è retroattiva, essendo entrata in vigore il 31 marzo. I contravventori andranno incontro
a multe e anche alla prigione. Si calcola che nel mondo ogni anno circa 3 milioni
di bambine e adolescenti subiscano tale pratica barbara e che in totale siano circa
140 milioni le donne che l’hanno già subita. Debora Donnini ha chiesto a Riccardo
Noury, portavoce di Amnesty International Italia, quanto è importante nella lotta
alle mutilazioni genitali femminile questo provvedimento adottato in Eritrea.