Aperte a Gerusalemme le celebrazioni del triduo pasquale, mentre tornano i pellegrini
in un clima di fiducia
Boom di pellegrini a Gerusalemme, grazie anche alla concomitanza della Pasqua ortodossa.
Lo rende noto all’agenzia Sir padre Pierre Grech, segretario generale della Conferenza
dei vescovi latini delle regioni arabe (CELRA), secondo cui “alberghi e case religiose
sono piene di pellegrini”. Intanto, con la Messa in Coena Domini celebrata questa
mattina nella Basilica del Santo Sepolcro, si sono aperte a Gerusalemme le celebrazioni
del triduo pasquale. E’ la triplice Processione del Santissimo Sacramento attorno
alla cappella dell’Anastasi, che si conclude con la collocazione della pisside all’interno
di essa, proprio sul sepolcro vuoto di Gesù, il momento più struggente della celebrazione.
“In questo modo risplendono – afferma la liturgia – l’unità del mistero pasquale e
la relazione tra la mensa del Signore e il sacrificio della Croce”, che sarà commemorato
domani sul Calvario. Ha presieduto la Celebrazione Eucaristica e guidato la Processione
il Patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, che ha avuto vicini come
concelebranti l’arcivescovo Antonio Franco, nunzio e delegato apostolico, il vescovo
coadiutore, Fouad Twal, e i vescovi ausiliari, Kamal Hanna Batish e Giacinto Marcuzzo,
il vescovo Gerald Richard Barnes di San Bernardino, negli Stati Uniti, e moltissimi
sacerdoti della diocesi patriarcale. La Basilica era colma di fedeli, non solo cattolici
ma anche ortodossi, perché, conclusasi la processione, patriarchi e vescovi delle
chiese ortodosse di vari riti hanno dato inizio alla celebrazione della divina liturgia
in memoria dell’Ultima Cena. Sono proprio le molteplici funzioni negli stessi spazi
della Basilica che hanno imposto il cosiddetto “status quo”, un regime che disciplina
i tempi per la loro effettuazione; e questo spiega anche la ragione per cui la Messa
in Coena Domini, non solo viene celebrata la mattina presto di giovedì, ma include,
dopo la lavanda dei piedi e il rinnovo delle promesse sacerdotali, la benedizione
degli olii per gli infermi e i catecumeni e la consacrazione del crisma. La Processione
Eucaristica, che è momento altissimo di fede del giovedì santo nell’Anastasi, tra
effluvi di incenso e il canto del "Lauda Sion Salvatorem", del "Pange Lingua" e del
"Salutis humanae sator", è stata seguita anche da moltissimi fedeli ortodossi, venuti
per le loro funzioni, che si sono così accostati alla liturgia latina. Altre due cerimonie
segnano questa giornata a Gerusalemme. Nel primo pomeriggio, la commemorazione dell’Ultima
Cena nel Cenacolo, ove avvenne, protagonisti i Frati Minori francescani, guidati dal
custode di Terra Santa, padre PierbattistaPizzaballa, che in
serata, nella Basilica del Getsemani, presiederà la tradizionale Ora Santa di adorazione.
(A cura di Graziano Motta)