Promuovere “il senso della legalità”: così il vicepresidente della Conferenza episcopale
calabra, mons. Cortese, nel messaggio per la Pasqua
Nel nostro Paese, il “pane quotidiano” è diventato “la prevaricazione e la violenza.
Violenza che ormai dilaga nelle famiglie e nelle scuole, nelle strade e negli stadi,
in un clima culturale e sociale sempre più dominato dall’illegalità. È una civiltà
da sballo, una civiltà di violenti, contro la civiltà dei diritti e dei doveri”. È
quanto scrive mons. Domenico Tarcisio Cortese, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea e
vicepresidente della Conferenza episcopale calabra, in un messaggio alla diocesi per
la Pasqua. “Non c’è da stupirsi – aggiunge il vescovo, citato dall’agenzia Sir – ma
c’è da indignarsi e da ribellarsi, se la vita della regione è dominata da mafie, da
bande criminali sempre più pervasive. Ci sono troppi varchi aperti e indifesi nelle
maglie del tessuto sociale”. Per mons. Cortese, bisogna “ritrovare il senso dello
Stato, come comunità di uomini liberi e solidali; bisogna ritrovare il valore e la
forza del diritto e della legge come tutela del bene comune, del bene di tutti; bisogna
promuovere e sostenere la presenza e la partecipazione del cittadino alla vita dello
Stato, con il senso della responsabilità e della legalità”. “Non vi sono altre vie
– conclude – per creare sicurezza e dignità, sconfiggendo mafie e violenza”. (R.M.)