Sarà inaugurata a fine anno e sarà dedicata a Nostra Signora del Rosario la prima
chiesa cattolica in Qatar dove da 14 secoli i cristiani non avevano luoghi di culto
Dopo 14 secoli la Chiesa cattolica in Qatar ha ottenuto il permesso per riaprire un
luogo di culto. L’edificio - che sorgerà nella parte meridionale della capitale Doha
- non sarà aperto al pubblico, ma consentirà alla comunità cattolica, composta per
la maggior parte da stranieri, di riunirsi per pregare. Il futuro parroco, padre Tom
Veneration, ha raccontato ad AsiaNews che dopo oltre 20 anni di richieste formali,
il governo ha concesso alle confessioni cristiane i terreni per costruire i propri
edifici di culto. Ai cattolici è stato assegnato il lotto più grande, per la storica
presenza nel Paese e per il fatto che la comunità, con oltre 100 mila fedeli, è la
più grande. Il terreno per la chiesa, ha detto padre Veneration, “è stato concesso
alla Chiesa dall’emiro Amir Hamad bin Khalifa Al Thani, che nel corso degli ultimi
anni ha portato avanti una politica di dialogo interreligioso pur mantenendo la legge
che vieta alla popolazione, per la maggior parte di fede musulmana, di convertirsi
ad altre fedi”. La chiesa sarà dedicata a Nostra Signora del Rosario. I lavori per
costruire il luogo di culto costeranno in totale circa 15 milioni di dollari: i cattolici
di tutta la Penisola arabica, per la maggior parte filippini ed indiani, stanno contribuendo
per raccogliere la somma. L’inaugurazione è prevista per la fine dell’anno. Il Qatar
ha circa 750 mila abitanti, per la maggior parte di fede islamica. Il governo, che
ha allacciato rapporti diplomatici con il Vaticano solo nel 2002, si è opposto per
quasi 15 secoli alla costruzione di chiese cristiane a causa delle pressioni della
forte corrente wahabi, maggioritaria nel Paese, che le vede come una profanazione
della “terra santa”. (T.C.)