2007-03-30 13:57:00

Sarà inaugurata a fine anno e sarà dedicata a Nostra Signora del Rosario la prima chiesa cattolica in Qatar dove da 14 secoli i cristiani non avevano luoghi di culto


Dopo 14 secoli la Chiesa cattolica in Qatar ha ottenuto il permesso per riaprire un luogo di culto. L’edificio - che sorgerà nella parte meridionale della capitale Doha - non sarà aperto al pubblico, ma consentirà alla comunità cattolica, composta per la maggior parte da stranieri, di riunirsi per pregare. Il futuro parroco, padre Tom Veneration, ha raccontato ad AsiaNews che dopo oltre 20 anni di richieste formali, il governo ha concesso alle confessioni cristiane i terreni per costruire i propri edifici di culto. Ai cattolici è stato assegnato il lotto più grande, per la storica presenza nel Paese e per il fatto che la comunità, con oltre 100 mila fedeli, è la più grande. Il terreno per la chiesa, ha detto padre Veneration, “è stato concesso alla Chiesa dall’emiro Amir Hamad bin Khalifa Al Thani, che nel corso degli ultimi anni ha portato avanti una politica di dialogo interreligioso pur mantenendo la legge che vieta alla popolazione, per la maggior parte di fede musulmana, di convertirsi ad altre fedi”. La chiesa sarà dedicata a Nostra Signora del Rosario. I lavori per costruire il luogo di culto costeranno in totale circa 15 milioni di dollari: i cattolici di tutta la Penisola arabica, per la maggior parte filippini ed indiani, stanno contribuendo per raccogliere la somma. L’inaugurazione è prevista per la fine dell’anno. Il Qatar ha circa 750 mila abitanti, per la maggior parte di fede islamica. Il governo, che ha allacciato rapporti diplomatici con il Vaticano solo nel 2002, si è opposto per quasi 15 secoli alla costruzione di chiese cristiane a causa delle pressioni della forte corrente wahabi, maggioritaria nel Paese, che le vede come una profanazione della “terra santa”. (T.C.)








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