ABIDJAN, 29mar07 – “Il Presidente Laurent Gbagbo ha assicurato i Vescovi che saranno
presi immediati provvedimenti per garantire la sicurezza delle strutture della Chiesa
cattolica e di tutte le confessioni religiose presenti in Costa d’Avorio”. Lo ha detto
don Blaise Amia, Segretario della Conferenza Episcopale della Costa d’Avorio. “Venerdì
23 marzo i Vescovi si sono incontrati con il Presidente per esporgli i gravi problemi
di sicurezza che da tempo riguardano la Chiesa – ha aggiunto il Segretario -. Il Presidente
ha ascoltato con attenzione le richieste dei rappresentanti della Chiesa cattolica
e ha dato incarico ai responsabili delle forze di sicurezza di prendere provvedimenti
immediati” “Da dicembre dello scorso anno ad oggi abbiamo registrato 10 assalti a
parrocchie, case missionarie e altre strutture della Chiesa cattolica in tutto il
Paese – ha elencato don Blaise -. L’ultimo episodio è accaduto 2 giorni fa, quando
sconosciuti hanno assalito la residenza del Vescovo di Grand-Bassam”
”Le violenze
contro le strutture della Chiesa hanno un movente economico. Si tratta di forme di
banditismo, rese possibili dalla facile reperibilità di armi in tutto il Paese” continua
il Segretario della Conferenza Episcopale ivoriana. Dal 2002 la Costa d’Avorio è divisa
in due parti: il nord-ovest in mano alle cosiddette “Forze Nuove” e il resto sotto
il controllo dell’esercito regolare. L’accordo di Ouagadougou, firmato il 4 marzo,
nella capitale del Burkina Faso, dal governo ivoriano e dai leader dell’opposizione
ivoriani dovrebbe finalmente riunire il Paese e creare le condizioni per il ritorno
alla legalità. “Nell’incontro con il Presidente i Vescovi hanno espresso il loro apprezzamento
per i recenti accordi di pace e hanno riconfermato l’impegno della Chiesa cattolica
a sostenere gli sforzi di riconciliazione nazionale” sottolinea don Blaise.