2007-03-28 20:14:50

AUSTRALIA Chiesa e Stato collaborano per garantire l’istruzione a aborigeni




SYDNEY, 29 mar 07 - Aprire nuove scuole cattoliche dedicate all’educazione dei ragazzi delle comunità aborigene, per combattere il fenomeno dell’analfabetismo: è quanto la Chiesa cattolica australiana sta discutendo con il governo federale australiano, come ha reso noto il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney. Recenti studi – riferisce l’agenzia Fides - hanno confermato il basso grado di istruzione delle comunità aborigene, le difficoltà dei ragazzi a finire la scuola dell’obbligo e l’alta percentuale di evasione scolastica. Problemi che ostacolano l’integrazione delle comunità aborigene nel tessuto sociale australiano, favorendo fenomeni di devianza sociale come la criminalità, l’alcolismo e la prostituzione. Lo Stato sta cercando di correre ai ripari e, in questo processo, intende avvalersi anche dell’aiuto della Chiesa cattolica che in Australia vanta una lunga e solida tradizione nel campo dell’educazione. In particolare si sta trattando l’apertura di una nuova scuola cattolica per la comunità aborigena di Wadeye, ma ne sono in programma anche altre, come informa l’Ufficio per l’Educazione cattolica dell’Arcidiocesi di Sydney. Le scuole cattoliche australiane sono molto apprezzate dalle famiglie per l’alta qualità del loro insegnamento e per i valori che trasmettono. La prima scuola cattolica in Australia fu fondata nel 1820. Attualmente gli istituti di istruzione cattolici esistenti nel paese sono circa 1.700, con oltre 640mila iscritti e 40.000 professori.
(Fides – ZENGARINI)








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