2007-03-23 14:38:07

Video shock: intervista a due orfani palestinesi sulla mamma kamikaze


Nei Territori Palestinesi è di almeno 3 morti, tra cui un bimbo di 2 anni, il bilancio ancora provvisorio degli scontri, scoppiati negli ultimi giorni nella Striscia di Gaza, fra miliziani di Hamas e di al-Fatah. In Medio Oriente, intanto, è stato diffuso un nuovo, raccapricciante video trasmesso da una televisione integralista palestinese e rilanciato dall’istituto di ricerche israeliano ‘Memri’. Il nostro servizio:**********
Non si tratta di un filmato, purtroppo divenuto consueto, con appelli di ostaggi o drammatiche sequenze di esecuzioni, ma è altrettanto scioccante. La televisione palestinese “Al Aqsa”, vicina alle posizioni del gruppo radicale Hamas, ha trasmesso lo scorso 8 marzo una sconcertante intervista a due bambini, figli di una donna palestinese che nel 2004 è morta facendosi saltare in aria al confine tra Gaza e Israele e provocando la morte di 5 israeliani. Un Istituto israeliano ha deciso ieri di divulgare il video integralmente, in tutta la sua cruda realtà. Le domande del giornalista sono dirette e agghiaccianti. I bambini rispondono sorridendo senza rendersi conto del significato delle loro parole. Dicono di voler parlare dell’asilo ma l’intervistatore continua a chiedere loro di ricordare la mamma. Allora i piccoli cominciano a recitare una poesia dedicata alla madre, descritta come “una bomba di fuoco”. Sembra che giochino ma le loro risposte non appartengono al mondo della finzione: rievocano un dramma reale, quello di un attacco kamikaze, che ha provocato la morte di 5 israeliani e della loro madre, proclamata subito dopo l’attentato prima “donna martire” di Hamas. Il filmato è una rappresentazione della propaganda e dell’uso dei più piccoli da parte di gruppi estremisti. L’azione suicida è vista come un gesto positivo, naturale. I movimenti integralisti alimentano, così, la cultura della morte e del martirio. E in questa cultura si inserisce l’ultima risposta della figlia della donna kamikaze che si dice pronta a seguire la mamma sulla strada del martirio.
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- Restiamo in Medio Oriente, dove è atteso per oggi l’arrivo del segretario di Stato americano, Condoleezza Rice. Sono previsti colloqui con politici israeliani e palestinesi ma la situazione politica appare sempre più intricata. In un’intervista concessa ad un quotidiano israeliano, il presidente palestinese, Abu Mazen, ha dichiarato che il gruppo radicale Hamas, dopo la formazione di un governo di unità nazionale, sta moderando le proprie posizioni. Adesso Israele – ha aggiunto Abu Mazen – ha un partner palestinese. Ma la risposta dello Stato ebraico appare irremovibile: il ministro dell’Informazione israeliano, Mustafa Barghouti, ha ribadito che lo Stato ebraico rifiuta ogni negoziato con l’Autorità nazionale palestinese.








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