Video shock: intervista a due orfani palestinesi sulla mamma kamikaze
Nei Territori Palestinesi è di almeno 3 morti, tra cui un bimbo di 2 anni, il bilancio
ancora provvisorio degli scontri, scoppiati negli ultimi giorni nella Striscia di
Gaza, fra miliziani di Hamas e di al-Fatah. In Medio Oriente, intanto, è stato diffuso
un nuovo, raccapricciante video trasmesso da una televisione integralista palestinese
e rilanciato dall’istituto di ricerche israeliano ‘Memri’. Il nostro servizio:********** Non
si tratta di un filmato, purtroppo divenuto consueto, con appelli di ostaggi o drammatiche
sequenze di esecuzioni, ma è altrettanto scioccante. La televisione palestinese “Al
Aqsa”, vicina alle posizioni del gruppo radicale Hamas, ha trasmesso lo scorso 8 marzo
una sconcertante intervista a due bambini, figli di una donna palestinese che nel
2004 è morta facendosi saltare in aria al confine tra Gaza e Israele e provocando
la morte di 5 israeliani. Un Istituto israeliano ha deciso ieri di divulgare il video
integralmente, in tutta la sua cruda realtà. Le domande del giornalista sono dirette
e agghiaccianti. I bambini rispondono sorridendo senza rendersi conto del significato
delle loro parole. Dicono di voler parlare dell’asilo ma l’intervistatore continua
a chiedere loro di ricordare la mamma. Allora i piccoli cominciano a recitare una
poesia dedicata alla madre, descritta come “una bomba di fuoco”. Sembra che giochino
ma le loro risposte non appartengono al mondo della finzione: rievocano un dramma
reale, quello di un attacco kamikaze, che ha provocato la morte di 5 israeliani e
della loro madre, proclamata subito dopo l’attentato prima “donna martire” di Hamas.
Il filmato è una rappresentazione della propaganda e dell’uso dei più piccoli da parte
di gruppi estremisti. L’azione suicida è vista come un gesto positivo, naturale. I
movimenti integralisti alimentano, così, la cultura della morte e del martirio. E
in questa cultura si inserisce l’ultima risposta della figlia della donna kamikaze
che si dice pronta a seguire la mamma sulla strada del martirio. ********** -
Restiamo in Medio Oriente, dove è atteso per oggi l’arrivo del segretario di Stato
americano, Condoleezza Rice. Sono previsti colloqui con politici israeliani e palestinesi
ma la situazione politica appare sempre più intricata. In un’intervista concessa ad
un quotidiano israeliano, il presidente palestinese, Abu Mazen, ha dichiarato che
il gruppo radicale Hamas, dopo la formazione di un governo di unità nazionale, sta
moderando le proprie posizioni. Adesso Israele – ha aggiunto Abu Mazen – ha un partner
palestinese. Ma la risposta dello Stato ebraico appare irremovibile: il ministro dell’Informazione
israeliano, Mustafa Barghouti, ha ribadito che lo Stato ebraico rifiuta ogni negoziato
con l’Autorità nazionale palestinese.