2007-03-23 14:33:05

Allarme dell’ONU: gli indigeni sono “a rischio sopravvivenza”


Le popolazioni indigene, circa 250 milioni di persone corrispondenti al 4% degli abitanti del pianeta, sono “sull’orlo della distruzione” per mancanza o scarsa applicazione delle leggi che ne tutelano i diritti: lo sostiene Rodolfo Stavenhagen, ‘referente speciale’ dell’ONU sui diritti umani e le libertà fondamentali dei popoli autoctoni. Soffermandosi sull’Africa – riferisce l’agenzia MISNA – il sociologo messicano ha affermato che in Paesi come Kenya e Botswana l’espansione delle riserve di caccia ha danneggiato le popolazioni di pastori e cacciatori come i Masai. Minacciata anche l’Asia: l’aumento delle attività minerarie e di sfruttamento petrolifero sta mettendo a rischio la sopravvivenza degli indigeni in Cambogia, Thailandia e Filippine. Si tratta di problemi comuni anche ad alcune parti dell’America Latina, dove a costituire un pericolo per le popolazioni indigene di Colombia, Guatemala e Messico sono soprattutto le leggi anti-terrorismo che, secondo Stavenhagen, forniscono ai governi un alibi per perseguitare questi gruppi. “Pressioni di natura politica ed economica – ha concluso l’esperto – tra cui tentativi di bloccare le rivendicazioni indigene di proprietà della terra, stanno indebolendo queste comunità al punto che non potranno più sopravvivere”. (R.M.)







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