2007-03-22 15:20:58

I vescovi europei: la costante vitalità dei valori cristiani è significativa per il futuro dell'Europa


La "costante vitalità" dei valori che "scaturiscono dalle tradizioni religiose ed in particolare da quelle cristiane ... è significativa per il futuro dell’Unione Europea”: è quanto ha detto oggi mons. Adrianus van Luyn, presidente della COMECE, la Commissione degli Episcopati della Comunità Europea, durante un incontro organizzato nella capitale alla vigilia del Congresso per i 50 anni dei Trattati di Roma: nell'occasione è stato presentato il rapporto sulla dimensione etica dell’Unione Europea redatto da un gruppo di saggi composto da 25 personalità scelte per il loro profilo europeista e cristiano. Il servizio è di Stafano Leszczynski:

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Un’Europa che serva come modello per la realizzazione di una governance mondiale: questo l’auspicio espresso da mons. Noël Treanor, segretario generale della COMECE per il futuro dell’Unione Europea. La grandezza e la novità politica del progetto europeo è tutt’altro che esaurito come è sottolineato anche dal professor Mario Monti tra i redattori del rapporto intitolato “Un’Europa dei Valori”. In sette capitoli, il gruppo dei saggi, incaricato dalla COMECE prende in esame i valori concreti e affermati in seno all’Unione Europea come quelli relativi a pace e libertà, avvicinamento tra i popoli europei e non, potere economico e responsabilità internazionale, sussidiarietà e differenziazione, multilateralismo e tolleranza, solidarietà all’interno dell’Unione Europea e con il resto del mondo. Si sottolinea la coincidenza dei valori fondanti dell’Unione con quelli del cristianesimo, anche se resta ancora aperta la questione del richiamo nel testo costituzionale delle radici cristiane dell’Europa. L’Europa non ha prodotto soltanto l’euro, spiega l’ex commissario Mario Monti, ma anche un insieme di regole che obbligano il Paese alla solidarietà internazionale. Il metodo comunitario quindi, è l’unico modo per dare pari opportunità a tutti gli Stati. Non è giustificato per il professor Mario Monti, presentare il fenomeno europeo come qualcosa di contrario agli ideali cattolici. Ci sono inoltre materie delicate sulle quali l’Europa non è competente e che tuttavia occupano spazio a livello nazionale, come ad esempio le questioni inerenti alla famiglia o le questione relative alla bioetica. Su questi punti la COMECE, sottolinea il presidente mons. Adrianus van Luyn, vigila con l’obiettivo di essere sempre tramite della dignità dell’uomo in tutte le sue dimensioni e del bene comune in Europa. Dalla Sala Stampa Estera di Roma, Stefano Leszczynski, Radio Vaticana.
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