India: i cristiani dell’Andhra Pradesh chiedono una legge che li tuteli. Troppe violenze
nei loro confronti
Una legge per la prevenzione delle violenze contro le minoranze: a chiederla sono
i cristiani di Hyderabad, capitale dell’Andhra Pradesh, in India, che denunciano frequenti
aggressioni nei loro confronti. Attivisti indù ed alcuni partiti, intanto, hanno organizzato
proteste pubbliche per bandire ogni loro attività dalla città santa indù di Tirupati.
J.J. Kumar Luke, membro della Chiesa secolare metodista Telugu, scrive l’agenzia
Asianews, ha raccontato che un pastore in Asifnagar è stato percosso da sedicenti
attivisti indù. “Quando è andato a sporgere denuncia – ha detto – la polizia ha aperto
un procedimento contro di lui con l’accusa di conversione”. Padre Anthony Thumma,
direttore diocesano della Commissione per il Dialogo e l’ecumenismo del Consiglio
episcopale dell’Ap, da Secunderabad ha spiegato ad AsiaNews che la Federazione cristiana
dell’Andhra Pradesh, dal 2004 chiede una legge per la prevenzione delle violenze contro
le minoranze. Mentre i cristiani chiedono maggior tutela legale, gli attivisti del
Sangh Parivar hanno lanciato il 6 marzo la campagna “Salva Tirupati”, con una riunione
di protesta a Mysore (Karnataka), contro le attività dei missionari cristiani presso
il tempio Tirumala Tirupati, nella città di Tirupati. M.A. Sampath Iyengar, nel presentare
la campagna, ha detto che i missionari cristiani tentano di turbare l’atmosfera del
Sanatana Dharma (in sanscrito: eterna legge) e ha chiamato gli indù alla battaglia
per proteggere il tempio dal pericolo di “cristianizzazione”. I partecipanti erano
attivisti dei partiti Bharatiya Janata Party, Viswa Hindu Parishat e Bhajrang Dal.
Il tempio del dio indù Venkateshwara di Tirupati è il primo dei luoghi sacri indù.
La protesta vuole costringere il governo federale e quello dell’Andhra Pradesh a emanare
una legge che proibisca nella zona qualsiasi attività cristiana. (T.C.)