Notizie contrastanti sulla liberazione del giornalista italiano, Mastrogiacomo,
in mano ai talebani
Il giornalista italiano del quotidiano "La Repubblica", Daniele Mastrogiacomo, rapito
lo scorso 5 marzo in Afghanistan, non è stato liberato. Lo ha reso noto il governo
italiano smentendo la notizia, diffusa questa mattina, del rilascio del giornalista.
L’organizzazione non governativa Emergency ha fatto sapere che nelle trattative, arrivate
molto vicino al rilascio, sono sorti problemi perchè non sono state soddisfatte tutte
le condizioni poste dai talebani. Il servizio di Amedeo Lomonaco: *********** La
speranza, accesa dalla notizia del rilascio data dall’agenzia Reuters, si è trasformata
presto in prudenza: le verifiche avviate dal ministero degli Esteri italiano non hanno
purtroppo portato alle conferme sperate. Le agenzie di stampa hanno prima riferito
che Daniele Mastrogiacomo ed il suo interprete sarebbero stati consegnati a capi tribali,
nel ruolo di mediatori. La notizia, diffusa per certa a Kabul, non ha trovato ulteriori
conferme. Successivamente, i talebani hanno smentito il rilascio di Mastrogiacomo
ed il vice presidente di Emergency ha dichiarato che non sono state interamente
soddisfatte le condizioni dei sequestratori. L’unica certezza è che le trattative,
ritenute questa mattina vicine ad un esito positivo, adesso sembrano arenate. Ieri,
sono stati rilasciati, come richiesto dai rapitori, due detenuti nelle carceri afgane.
Secondo varie fonti, i talebani sono ora in attesa della liberazione di un terzo uomo.
I negoziati procedono e la vicenda del giornalista italiano non si sblocca. Le ultime
notizie non sono rassicuranti, ma tengono comunque accesa la speranza: fonti di Palazzo
Chigi hanno confermato che “Daniele Mastrogiacomo non è libero e si sta lavorando
febbrilmente con tutti i contatti possibili”. ***********