2007-03-14 20:07:06

REGNO UNITO Anche episcopato contro nuovo programma nucleare del Premier Blair




LANCASTER, 15 mar ’07 - La Chiesa britannica si unisce al coro di no al nuovo piano di ammoderanamento nucleare varato dal Governo Blair. Al centro del dibattito c’è il Trident, il sistema missilistico di deterrenza mediante missili montati su sommergibili nucleari, operativo da metà degli anni Novanta. Il governo Blair lo vuole sostituire con sommergibili di nuova generazione, ma la maggioranza dei britannici è contraria. Contro il progetto di ammodernamento si è mobilitata una coalizione di un centinaio di personaggi pubblici, tra cui leader religiosi, attori, scrittori e scienziati che chiede al governo di impiegare le sue risorse in un altro modo, specie in un periodo storico in cui le minacce più gravi non vengono da singoli Paesi, ma da gruppi terroristici. Alla loro voce si è unita quella di mons. Patrick O’Donoghue, vescovo di Lancaster e responsabile della pastorale dei migranti e rifugiati della Conferenza episcopale inglese e gallese. In una nota diffusa martedì, alla vigilia del dibattito parlamentare iniziato ieri, il presule invita “il Primo Ministro e il governo a non procedere alla sostituzione del Trident e ad impegnarsi a smantellare gli attuali sistemi di armamento nucleare ottemperando in questo modo gli obblighi fissati dal Trattato di non proliferazione e dando nuovo impulso agli sforzi internazionali per il disarmo”. “L’unico vero deterrente nucleare – sottolinea la nota - è un passo verso il completo disarmo nucleare”. Dello stesso tenore sono stati gli appelli delle Chiese anglicana, battista, metodista e riformata unita. Secondo l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams “non esistono argomenti a favore della moralità delle armi nucleari”
(Dichiarazione; Apic – ZENGARINI)








All the contents on this site are copyrighted ©.