2007-03-13 20:06:54

UZBEKISTAN Alla plenaria dei vescovi dell’Asia Centrale discussa adesione a Fabc




TASHKENT, 14 mar ’07 - Si è svolta nei giorni scorsi a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, l’ottava assemblea annuale della Conferenza dei vescovi cattolici del Kazakistan e degli ordinari dell’Asia Centrale. Alla riunione hanno partecipato otto vescovi da Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan, Kirgizistan e Kazakistan, l’unica Chiesa nella regione ad avere una propria Conferenza episcopale. Al centro dei lavori la discussione di un’eventuale adesione delle Chiese dell’Asia Centrale alla Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia (Fabc). Per questo alla riunione è stato invitato l’assistente del segretario generale della Fabc, padre Raymond O’Toole che ha illustrato ai partecipanti la natura e le finalità dell’associazione che riunisce gli episcopati del Continente. La maggior parte dei vescovi ha convenuto sui vantaggi di un’adesione alla Fabc, che potrebbe valorizzare il ruolo delle Chiese dell’Asia Centrale come ponte tra Oriente ed Europa. In questo senso si sono espressi, tra gli altri, mons. Thomas Peta, arcivescovo di Astana e presidente della Conferenza episcopale del Kazakistan e mons. Jerzy Maculewicz, Amministratore apostolico dell’Uzbekistan. Più cauti i delegati del Tagikistan e del Turkmenistan che hanno evidenziato alcune difficoltà obiettive, a cominciare da quelle di ordine linguistico e culturale (si tratta di Paesi in cui la lingua ufficiale è il russo, mentre la lingua di lavoro della Fabc è l’inglese). Padre Andrzej Madej, Superiorie della Missione “sui juris” del Turkmenistan ha osservato, da parte sua, come l’ingresso nella Fabc sia per la piccola Chiesa locale un’ipotesi non prioritaria dal momento che essa non ha ancora neache uno status giuridico nel Paese.
(Ucan – ZENGARINI)








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