INDONESIA Per la Quaresima i fedeli invitati a fede autentica nei rapporti con gli
altri
GIAKARTA, 13 mar ’07 - In questo periodo quaresimale i fedeli indonesiani
sono invitati a vivere in modo autentico la loro fede nei rapporti con gli altri.
“Vivere un’autentica vita cattolica nelle relazioni sociali” è infatti il tema scelto
per la Campagna di Quaresima 2007, la prima di una serie quinquennale lanciata quest’anno
dalla Chiesa locale per promuovere i valori cattolici nei diversi ambiti di vita.
Le prossime quattro Campagne saranno dedicate, nell’ordine, alla difesa del creato,
ai rapporti interreligiosi, alla famiglia e all’autorealizzazione. A preparare il
programma quinquennale è stata la Commissione episcopale per lo sviluppo socio-economico
che ha inviato a tutte le diocesi le linee guida su cui dovranno basarsi i programmi
diocesani, modulati in funzione delle diverse esigenze locali. Così, la diocesi di
Bandung, nella Provincia di Giava Occidentale, ha dedicato la Campagna 2007 alla povertà.
Nel suo messaggio quaresimale l’Amministratore della diocesi, padre Markus Priyo Kushardjono,
segnala tra le sue cause i danni all’ambiente provocati dall’ingordigia, la disoccupazione
e il diffondersi di modelli consumistici che accrescono le disuguaglianze sociali
ed esorta i fedeli a “pentirsi perché l’Indonesia è ricca, ma i suoi abitanti sono
poveri”. Per il vescovo Julianus Sunarka di Purwokerto un’autentica vita di fede si
costruisce attraverso “una fratellanza umana fondata sul Vangelo e la comune aspirazione
alla pace e alla libertà”. Egli invita quindi i fedeli a realizzare questa fratellanza
rifuggendo dai sette peccati capitali. Altri due messaggi pastorali propongono una
riflessione sul significato dell’astinenza quaresimale: “La vera astinenza – scrive
mons. Eduardus Sangsung, vescovo di Ruteng - è la capacità di controllare i propri
desideri ed è mossa da un sincero pentimento e volontà di cambiare e avvicinarsi
a Dio e agli altri”. Dello stesso tenore il messaggio di Mons. Petru Turang, vescovo
di Kupang che esorta i fedeli a dare un segno visibile della loro conversione a Dio
rinunciando alle comodità materiali. L’arcivescovo di Giakarta, card. Juliius Darmaatmadja,
sottolinea, infine, nel suo messaggio come il modo migliore “per rendere grazie a
Dio è di servire il prossimo”. (Ucan – ZENGARINI)