2007-03-10 13:31:01

Il 2 aprile prossimo si chiude la fase diocesana della Causa di Beatificazione di Giovanni Paolo II: ai nostri microfoni, la testimonianza del postulatore mons. Slawomir Oder


Una notizia a lungo attesa da milioni di fedeli in tutto il mondo: lunedì 2 aprile, alle ore 12, avrà luogo nella Basilica di San Giovanni in Laterano la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Giovanni Paolo II. Lo ha annunciato oggi il cardinale Camillo Ruini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, in seguito alla comunicazione ricevuta dal postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Karol Wojtyla, mons. Slawomir Oder. Il cardinale Ruini invita tutti i fedeli della diocesi a prender parte alla Santa Messa di suffragio di Giovanni Paolo II, che verrà presieduta da Benedetto XVI, nel pomeriggio del 2 aprile alle ore 17.30, nella Basilica Vaticana. Per un commento su questo importante annuncio per la vita della Chiesa, Beata Zajaczkowska, del nostro programma polacco, ha intervistato lo stesso postulatore, mons. Slawomir Oder: RealAudioMP3
 
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R. - In questo momento la chiusura della fase diocesana significa che abbiamo chiuso l’inchiesta, gli interrogatori di tutti i testimoni. La Commissione storica ha svolto il suo compito, ha presentato la relazione e tutta la documentazione è pronta per trasmetterla alla Congregazione per le Cause dei Santi.

 
D. - Come si svolgerà la cerimonia di chiusura?

 
R. - E’ previsto l’appuntamento per tutti i fedeli, perché la sessione della chiusura sarà un atto pubblico. Questo appuntamento è previsto a mezzogiorno del 2 aprile nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Il momento della chiusura è un momento strettamente giuridico, però per entrare nel clima di questo solenne momento, ci prepareremo con la recita della preghiera delle ore.

 
D. - Possiamo dire che questo è stato il processo di Beatificazione più veloce nella storia moderna della Chiesa?

 
R. - Per certi aspetti, sicuramente è stato molto veloce, probabilmente più veloce di altri. Dal momento della morte di Giovanni Paolo II all’apertura della Causa, sicuramente è stata una cosa del tutto eccezionale. Però, per quanto riguarda lo svolgimento del processo, penso che la durata della fase diocesana potrebbe essere paragonata ad altri processi che di recente hanno avuto luogo, penso per esempio al processo di Madre Teresa di Calcutta.

 
D. - Che figura emerge di Giovanni Paolo II dalle testimonianze che sono arrivate nel suo ufficio?

 
R. - Soprattutto quella di un Papa vicino, un Papa che tanti chiamano “il nostro Papa” o semplicemente “il nostro Karol”. Veramente le testimonianze che provengono da tutte le parti del mondo sono dimostrazione di una universalità del messaggio di Giovanni Paolo II. C’è una diffusione veramente mondiale dell’amore per questo grande Papa, che ha accompagnato gli ultimi decenni della nostra storia. E’ un Papa vicino, amato, un Papa che è entrato nelle nostre case come il membro più stretto della nostra famiglia.
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