I media si impegnino a promuovere la dignità umana e a difendere la famiglia: l’appello
di Benedetto XVI, nell’udienza ai membri del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni
Sociali
Nel nuovo contesto della globalizzazione dei media, è urgente promuovere i valori
della dignità umana e della famiglia: è il richiamo di Benedetto XVI, che stamani
ha ricevuto in udienza i partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio della
Comunicazioni sociali. I delegati sono stati guidati dall’arcivescovo John P. Foley,
presidente del dicastero vaticano. Il Papa si è soffermato su rischi e opportunità
insiti nell’ascesa dei nuovi media come ci riferisce, nel servizio, Alessandro
Gisotti: ********** “Non
si può sottostimare l’importanza dell’apostolato delle comunicazioni sociali”: è quanto
affermato dal Papa, indicando come questo sia un compito particolarmente urgente in
un mondo sempre più tecnologico e in rapido cambiamento. Mentre la carta stampata,
ha detto, fa fatica a tenere il passo, altri mezzi di comunicazione come tadio, tv
ed Internet “si stanno sviluppando ad una velocità straordinaria”. Questa ascesa dei
media elettronici, ha proseguito, “coincide con la concentrazione nella mani di pochi
conglomerati multinazionali la cui influenza oltrepassa tutte le barriere sociali
e culturali”. Il Pontefice si è interrogato sulle conseguenze del successo dell’industria
della comunicazione e dell’intrattenimento. Una questione, ha aggiunto, che in considerazione
del “ruolo pervasivo dei media”, interessa “tutti coloro che hanno a cuore il bene
della società”:
(Undoubtdely much of great benefit…) Senza
dubbio, è il riconoscimento del Papa, i vari mass media hanno dato grandi benefici
alla civilizzazione. In più, Internet ha aperto la possibilità di accedere ad un mondo
di conoscenze che prima era inaccessibile o difficilmente accessibile a molti. Contributi
al bene comune che "vanno lodati ed incoraggiati". D’altro canto, ha avvertito, molto
di ciò che viene trasmesso in varie forme nelle case di milioni di persone nel mondo
è “distruttivo”. In tale contesto, la Chiesa “genera speranza” dirigendo “la luce
di Cristo su queste ombre”. Una luce che tutti siamo incoraggiati a tener accesa a
casa, a scuola come anche nella società. Benedetto XVI è così tornato a soffermarsi
sul tema del suo Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni, dedicato
quest’anno ai media e i giovani:
(My concerns
are no different from those…) Le mie preoccupazioni, ha ribadito Benedetto
XVI, “sono quelle di ogni padre, madre, insegnante, di ogni persona responsabile”.
Il Papa ha infine messo l’accento sulla responsabilità dei media invitati, ancora
una volta, a promuovere “la dignità fondamentale dell’uomo” e “la vita famigliare”.
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