MOSCA, 6mar07 – E’ stato riattivato a Mosca il Comitato consultivo interconfessionale
cristiano, organismo che raccoglie esponenti della Chiesa cattolica ed ortodossa,
delle altre confessioni cristiane nonché di esponenti di comunità dei Paesi Baltici
e di altri Paesi dell’Europa Orientale. Il Comitato venne costituito a Mosca nel 1993
come forum per le varie Chiese e confessioni cristiane. In pratica è stato attivo
fino al 2002. Nei giorni scorsi, a Mosca, per iniziativa del Patriarcato ortodosso,
si è tenuta una riunione di esponenti cristiani della Comunità degli Stati Indipendenti
e dei Paesi baltici in vista della terza Assemblea Ecumenica Europea, a settembre
in Romania. In quella sede è stato deciso di riattivare il Comitato consultivo interconfessionale
cristiano. Mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo metropolita della arcidiocesi
della Madre di Dio a Mosca, è stato a suo tempo uno dei presidenti del Comitato, ed
ha espresso compiacimento per la sua riattivazione. “Sono molto, molto contento della
sua riapertura – ha detto -. Il Comitato era l’unico organo per la discussione di
temi in comune, la risoluzione di problemi, lo scambio di idee. Sono molto felice
che riprenda a funzionare”. Quanto alla recente riunione di Mosca, in vista della
Assemblea Ecumenica a Sibiu, i partecipanti hanno messo in luce come, in nome dell’uguaglianza,
del diritto e del “politicamente corretto” le società e i governi europei cerchino
di legittimare tendenze corrosive per la nozione tradizionale di famiglia. I vari
rappresentanti ecclesiastici e religiosi a Mosca hanno così espressamente rifiutato
“gli appelli a rendere valide le unioni tra persone dello stesso sesso, i tentativi
di legalizzare le droghe, l’affermazione della plausibilità morale dell’aborto e dell’eutanasia,
così come l’insistente propaganda della cultura della morte, dell’inimicizia tra Nazioni
e religioni, della violenza, del libertinaggio, dell’omosessualità e di altri peccati
pericolosi per l’individuo e per la società”. (Zenit – MANCINI)