2007-03-04 12:58:49

Fermo richiamo di Benedetto XVI all’Angelus: la preghiera non è un optional, né una fuga dalla realtà, è piuttosto questione di vita o di morte


“La preghiera non è un optional, ma è questione di vita o di morte”: il richiamo forte di Benedetto XVI all’Angelus, nella seconda domenica di Quaresima, rivolto alle migliaia di fedeli raccolti in Piazza San Pietro. Il servizio di Roberta Gisotti: RealAudioMP3

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La trasfigurazione di Gesù mentre pregava sulla montagna, nel racconto dall’evangelista Luca ha offerto lo spunto al Papa per sottolineare come Gesù nel suo dialogo intimo con il Padre “non esce dalla storia, non sfugge alla missione per la quale è venuto al mondo, anche se sa che per arrivare alla gloria dovrà passare attraverso la Croce”. Anzi Cristo entra più profondamente – ha spiegato Benedetto XVI – in questa missione, aderendo con tutto se stesso alla volontà del Padre, e ci mostra che la vera preghiera consiste proprio nell’unire la nostra volontà a quella di Dio.

“Per un cristiano, pertanto, pregare non è evadere dalla realtà e dalle responsabilità che essa comporta, ma assumerle fino in fondo, confidando nell’amore fedele e inesauribile del Signore”.

Poi il richiamo forte del Santo Padre rivolto a tutti i fedeli:

“Cari fratelli e sorelle, la preghiera non è un accessorio, un optional, ma è questione di vita o di morte. Solo chi prega, infatti, cioè chi si affida a Dio con amore filiale, può entrare nella vita eterna, che è Dio stesso”.

Quindi la supplica a Maria, “Maestra di vita spirituale”, perché in questo tempo di Quaresima voglia insegnarci “a pregare come faceva il suo Figlio, perché la nostra esistenza sia trasformata dalla luce della sua presenza”.

Dopo la recita dell’Angelus, Benedetto XVI ha ringraziato quanti nei giorni scorsi lo “hanno accompagnato con la preghiera durante gli Esercizi spirituali”.

“Incoraggio tutti, in questo tempo di Quaresima, a ricercare il silenzio e il raccoglimento, per lasciare più spazio alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio”.

Ha ricordato poi l’importante appuntamento di sabato prossimo: il Papa presiederà, alle ore 16 nell’Aula Paolo VI, una Veglia mariana ai destinata ai giovani universitari di Roma, cui parteciperanno, in collegamento radio-televisivo, numerosi studenti di altri Paesi dell’Europa e dell’Asia.

“Invocheremo l’intercessione di Maria, Sedes Sapientiae, perché il Signore mandi testimoni della verità evangelica, per costruire la civiltà dell’amore in questi due Continenti e nel mondo intero”.

Infine tra i saluti nelle varie lingue si è rivolto in particolare ai pellegrini polacchi auspicando “che la penitenza quaresimale, gli esercizi spirituali e l’esame di coscienza ci aiutino - ha detto - a ritrovare ed ad incontrare di nuovo Gesù. Questa è la via - ha concluso - per rinnovare lo spirito e per cambiare il cuore.”
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