2007-03-03 17:15:06

Il nuovo arcivescovo di Varsavia, mons. Kazimierz Nycz: non si può cancellare il passato eroico della Chiesa polacca


Con gioia e sollievo è stata accolta in Polonia la nomina del nuovo arcivescovo di Varsavia, mons. Kazimierz Nycz, finora vescovo di Koszalin-Kołobrzeg: il Papa lo ha chiamato a succedere a mons. Stanislaw Wielgus, dimessosi nel gennaio scorso dopo aver ammesso le sue responsabilità nella collaborazione con i Servizi segreti del passato regime comunista. Ma ascoltiamo il commento di mons. Nycz, al microfono di padre Józef Polak, responsabile del Programma polacco della Radio Vaticana: RealAudioMP3

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Fin da quando sono arrivato a Koszalin, ero convinto che bisognava confrontarsi con tutto il passato, sia mio, sia dei sacerdoti, sia di tutta la Chiesa. Perchè il passato della Chiesa polacca è eroico. Non si può cancellare questa verità anche se nei tempi del terrore comunista, del controllo poliziesco, della distruzione degli uomini compiuta in vari modi dal regime, si è trovato un certo numero di sacerdoti che non sono riusciti ad essere all’altezza della sfida, che esigeva eroismo, e per qualche debolezza hanno cominciato a collaborare o hanno subìto la collaborazione. La mia convinzione è semplice: è una lezione che deve essere superata con serenità. Per me la cosiddetta “lustrazia”, ossia la verifica storica sulla base della pubblicazione sui media delle indagini della Commissione Ecclesiale o dell’Istituto della Memoria Nazionale, non è stata e non sarà la soluzione del problema. Per me la “lustrazia” è semplicemente una purificazione della Chiesa che deve seguire le indicazioni del “Memoriale” della Conferenza episcopale per riparare tutti gli errori commessi, nella misura in cui sono stati fatti, “se” sono stati fatti. Non si può agire precipitosamente. Bisogna agire in modo evangelico. Altrimenti passeremo da un nome all’altro, da un fascicolo all’altro: il che per la Chiesa sarebbe molto negativo. Temo che si pensi che per la Chiesa il problema più importante sia quello di purificarsi dal proprio passato. Bisogna invece superare la situazione con serenità e continuare il nostro lavoro, la missione della Chiesa: annunciare il Vangelo, invitare i fedeli alla santità attraverso i sacramenti, testimoniare concretamente l’amore. Niente di più…
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