Il nuovo arcivescovo di Varsavia, mons. Kazimierz Nycz: non si può cancellare il passato
eroico della Chiesa polacca
Con gioia e sollievo è stata accolta in Polonia la nomina del nuovo arcivescovo di
Varsavia, mons. Kazimierz Nycz, finora vescovo di Koszalin-Kołobrzeg: il Papa lo ha
chiamato a succedere a mons. Stanislaw Wielgus, dimessosi nel gennaio scorso dopo
aver ammesso le sue responsabilità nella collaborazione con i Servizi segreti del
passato regime comunista. Ma ascoltiamo il commento di mons. Nycz, al microfono
di padre Józef Polak, responsabile del Programma polacco della Radio Vaticana:
********* Fin
da quando sono arrivato a Koszalin, ero convinto che bisognava confrontarsi con tutto
il passato, sia mio, sia dei sacerdoti, sia di tutta la Chiesa. Perchè il passato
della Chiesa polacca è eroico. Non si può cancellare questa verità anche se nei tempi
del terrore comunista, del controllo poliziesco, della distruzione degli uomini compiuta
in vari modi dal regime, si è trovato un certo numero di sacerdoti che non sono riusciti
ad essere all’altezza della sfida, che esigeva eroismo, e per qualche debolezza hanno
cominciato a collaborare o hanno subìto la collaborazione. La mia convinzione è semplice:
è una lezione che deve essere superata con serenità. Per me la cosiddetta “lustrazia”,
ossia la verifica storica sulla base della pubblicazione sui media delle indagini
della Commissione Ecclesiale o dell’Istituto della Memoria Nazionale, non è stata
e non sarà la soluzione del problema. Per me la “lustrazia” è semplicemente una purificazione
della Chiesa che deve seguire le indicazioni del “Memoriale” della Conferenza episcopale
per riparare tutti gli errori commessi, nella misura in cui sono stati fatti, “se”
sono stati fatti. Non si può agire precipitosamente. Bisogna agire in modo evangelico.
Altrimenti passeremo da un nome all’altro, da un fascicolo all’altro: il che per
la Chiesa sarebbe molto negativo. Temo che si pensi che per la Chiesa il problema
più importante sia quello di purificarsi dal proprio passato. Bisogna invece superare
la situazione con serenità e continuare il nostro lavoro, la missione della Chiesa:
annunciare il Vangelo, invitare i fedeli alla santità attraverso i sacramenti, testimoniare
concretamente l’amore. Niente di più… **********