Mons. Gianfranco Girotti: il relativismo, il carattere esoterico del sapere e l’impossibilità
di conoscere la verità sono i tratti fondamentali della inconciliabilità tra fede
cristiana e massoneria
I principi della massoneria sono inconciliabili con quelli della fede cristiana. Lo
ha ribadito ieri pomeriggio mons. Gianfranco Girotti, reggente della Penitenzieria
Apostolica che ha ricordato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni
massoniche espresso in un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede
del 26 novembre 1983. Mons. Girotti è intervenuto al convegno “Chiesa e Massoneria”
che ieri pomeriggio si è svolto al Seraphicum di Roma. C’era per noi Tiziana
Campisi:
********** Un fenomeno variegato che fa ancora discutere:
è la Massoneria, una forma di associazionismo che non accetta verità assolute e rivelate,
che raduna persone di qualunque Credo, che riconosce un Ente creatore – il Grande
Architetto dell’Universo – e che raccoglie uomini di buona volontà sulla base di valori
umanistici accettabili da tutti. Ma la Chiesa come guarda ai massoni? Mons. Gianfranco
Girotti:
“Chi è massone, non è scomunicato. Si trova in uno stato di
peccato grave, per cui non può accostarsi ai Sacramenti e, quindi, la Chiesa considera
costoro come persone che sono irregolari nei confronti del Magistero della Chiesa.
Accenno soltanto un elemento, quello della segretezza: colui che appartiene ad un
movimento può essere messo in rischio di non conoscere cosa deve fare e in cosa viene
coinvolto. Questo è un problema non indifferente”.
Eppure da alcuni anni
Chiesa e Massoneria stanno tentando di dialogare. Giuseppe Ferrari segretario
nazionale del GRIS, il Gruppo di ricerca e informazione socio religiosa:
“Ritengo
che si debba proseguire sulla strada del dialogo e trovare elementi comuni sui quali
collaborare e portare avanti anche iniziative comuni e battaglie comuni, specialmente
a difesa della vita, a difesa della dignità della persona umana, a difesa e salvaguardia
della natura e via dicendo. Stiamo cercando di comprendere quelle che sono le ragioni
degli iscritti alla Massoneria e dei massoni. E questo perché vediamo che, nonostante
la presa di posizione chiara della Chiesa, ci sono diversi cattolici che decidono
di iscriversi e di aderire alla Massoneria e purtroppo tra questi cattolici ci sono
anche alcuni sacerdoti. Le motivazioni dei singoli fedeli laici potrebbero essere
le più diverse: molte volte non sanno neanche di queste disposizioni della Chiesa
e molte volte si iscrivono ed aderiscono a logge massoniche per motivi professionali
oppure perché convinti di fare carriera nelle loro attività lavorative e così via”.
Ma
la Chiesa come si pone di fronte a quei sacerdoti che dichiarano di aderire a logge
massoniche? Ancora mons. Giuseppe Girotti:
“La Chiesa o i superiori
dovranno intervenire, almeno sul piano disciplinare. Poi la Santa Sede certamente
avrà la sua attenzione. Il sacerdote che disattende a dei principi disciplinari e
dottrinali è già un sacerdote che viene meno al suo impegno, disattende e rinnega
i principi e il Magistero della Chiesa".
Fabio Venzi, Gran Maetro della
Gran Loggia regolare d’Italia, ha precisato che le associazioni massoniche si differenziano
l’una dall’altra e che non si basano tutte sugli stessi principi. **********