Sconcerto per la decisione del governo britannico di non opporsi alla creazione
in laboratorio di embrioni uomo-animale che verranno utilizzati per le ricerche sulle
cellule staminali
A rivelare la sconcertante decisione è il quotidiano Times, il quale sottolinea che
l’esecutivo, che inizialmente voleva mettere al bando questi esperimenti, ha fatto
marcia indietro dopo una rivolta degli scienziati contro ogni divieto. A gennaio,
l’Autorità britannica per la fertilizzazione e l’embriologia (HFEA) aveva rinviato
all’autunno la sua decisione sulla creazione di cosiddetti “embrioni-chimera”, affermando
che sul tema fosse necessario un ampio dibattito pubblico, prima di passare alla fase
in cui si esaminano specifiche richieste di autorizzazione. Le richieste già avanzate
riguardano un embrione fatto di parti di specie diverse, una umana, l’altra bovina.
Verrebbe realizzato unendo cellule umane e ovuli di animali, hanno detto gli scienziati
del King’s College di Londra e del North East England Stem Cell Institute (Nesci),
nel richiedere il via libera all’HFEA. L’embrione che ne risulterà sarà composto al
99,9% da materiale genetico umano e allo 0,1% di materiale animale. La scelta di usare
ovuli animali, è stato detto, è nata dalla scarsità di ovuli umani residui dai trattamenti
di fertilizzazione in vitro. Da questi embrioni verrebbero tratte le cellule staminali
che potrebbero curare gravi malattie come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson. Nei
giorni scorsi, l’associazione Scienza e Vita aveva già condannato duramente il progetto
di legge allo studio in Gran Bretagna sulla manipolazione genetica degli embrioni
umani. (A cura di Roberta Moretti)