In Pakistan, minacce di morte al vescovo di Faisalabad, mons. Coutts, e a due musulmani
impegnati nel dialogo interreligioso
In Pakistan, il vescovo cattolico di Faisalabad, mons. Joseph Coutts, e due musulmani,
un giornalista e uno studioso, hanno ricevuto minacce di morte per aver partecipato,
lo scorso dicembre, a un incontro interreligioso in una madrassah della zona.
Lo ha reso noto l’agenzia del PIME, AsiaNews, secondo cui a rivendicare le telefonate
e le lettere minatorie, in cui i tre vengono chiamati “infedeli”, è stato uno sconosciuto
gruppo estremista, che si autodefinisce “Fronte dei soldati islamici”. Negli ultimi
anni, Faisalabad ha vissuto un positivo sviluppo delle relazioni tra cristiani e musulmani,
grazie anche all’impegno in prima persona di mons. Coutts all’interno di comitati
locali, che vedono la partecipazione di diversi esponenti musulmani. Ma vi sono anche
numerose ONG, che lavorano insieme per promuovere il dialogo e il rispetto reciproco.
Tuttavia, gli ultimi incidenti mostrano la dura opposizione che tali iniziative incontrano
da parte di estremisti e fanatici. “Non ci faremo spaventare da queste intimidazioni
– ha subito assicurato mons. Coutts – continueremo con le nostre attività interreligiose
a favore dell’armonia sociale e della pace del Paese”. (R.M.)